CANNES - Tristemente famosa per essere la città del disordine, dei rifiuti, della camorra e del malaffare, Napoli ha trovato di recente qualche scatto d’orgoglio che l’ha resa di nuovo interessante agli occhi dei turisti di tutto il mondo, felici di scoprirne la storia di antica capitale, i suoi castelli, i beni monumentali, archeologici, paesaggistici.

Ma c’è una Napoli insospettabile anche nell’industria. E in particolare nel settore nautico, com’è logico che sia per una città di mare (e che mare!). Una Napoli tutta da scoprire, che si metterà in mostra dal 6 all’11 settembre al Salone di Cannes 2016, oggi il più importante show in acqua del Mediterraneo.

Una delle punte di diamante di questo Made in Naples hi-tech è Arcadia, cantiere con base a Torre Annunziata, sul litorale Sud napoletano, dove vengono allestiti yacht eco friendly da 60, 85, 100 e 115 piedi, cui si aggiungerà a breve una linea full displacement in acciaio/alluminio da 135 a 150 piedi.

Poco note in Italia (la produzione finora è stata quasi interamente esportata) le imbarcazioni Arcadia si distinguono per la tecnologia avanzata (frutto di ricerca e collaborazione con l’Università Federico II, e non solo), per lo stile del tutto inedito, lo sfruttamento degli spazi, la riduzione dei consumi, il rispetto per l’ambiente. Per non dire del comfort e del piacere di navigare.

Dopo l’anteprima nel salone all’asciutto di Dusseldorf, in gennaio, e la recente passerella a Napoli, in occasione della festa organizzata da Dolce&Gabbana, Arcadia presenta per la prima volta nelle acque del Mediterraneo lo Sherpa, nuovo entry level della gamma: uno yacht compatto, lungo 16,80 metri (e largo 5,60!), in grado di distinguersi per l’originalità delle forme, che gli conferiscono una personalità unica, ma anche per la straordinaria flessibilità. Ciò vuol dire che sono disponibili allestimenti a una, due o tre cabine, oltre ad una versione per il mercato asiatico. Con scafo semiplanante e motorizzazione Volvo Penta IPS da 600 hp raggiunge una velocità massima di 25 nodi, 20 di crociera. I consumi sono contenuti mentre riserve inusitate di energia pulita sono assicurate dalla presenza di pannelli solari.

Tra i cantieri napoletani di fama consolidata, saranno a Cannes Fiart Mare e Salpa, entrambi con due anteprime mondiali destinate a sfidarsi sul mercato nazionale e internazionale. Il primo con il nuovo Fiart 52, vice ammiraglia della flotta varata proprio nell’immediata vigilia del salone francese, accanto alla quale verranno esposte anche le versioni aggiornate del 4TGenius e del “piccolo” Sea Walker 33; il secondo svelerà invece il nuovo 52x, cabinato di 16,25 metri che fa della razionalità degli spazi il suo punto di forza, con tre comode cabine e una serie di accorgimenti studiati per rendere la barca comoda e funzionale. Entrambe sono motorizzate Volvo Penta IPS e promettono buone prestazioni con consumi non eccessivi.

Anche nel settore dei gommoni brilla un insospettabile hi-tech made in Napoli. Ciò grazie al marchio MV Marine, erede di quella che nel 1994 nacque come Motonautica Vesuviana in un capannone allestito a Piazzolla di Nola, piccolo centro alla falde del Vesuvio, dove ricerca e sviluppo sono da sempre le linee guida del lavoro di Vincenzo Nappo, ingegnere-gommonauta molto noto nell’ambiente (è consigliere di Ucina) che ha fatto della sua passione per i battelli pneumatici un lavoro ricco di sorprese e di novità. Sono firmati da lui, infatti, alcuni dei gommini più interessanti del panorama italiano.

Presente per la prima volta a Cannes, MV Marine annuncia una passerella in grande stile, con l’esposizione in acqua di tre modelli definiti dal cantiere “tecnologicamente avanzati, nati da progetti di ricerca innovativi, in termini di materiali utilizzati e di metodologie applicate, in parte derivate dall’automotive e dal settore aerospaziale”. A differenza di molti “assemblatori”, nel cantiere napoletano i battelli pneumatici vengono infatti realizzati seguendo in modo diretto tutto il ciclo produttivo, dalla progettazione agli stampi, dai manufatti in VTR alle parti gommate, fino alla tappezzeria e agli accessori. Tra i pregi di maggior spicco, il contenimento del peso (“in media il 30% meno della media” assicura il cantiere), a tutto vantaggio dei consumi e delle emissioni, con benefici per i costi d’esercizio e per l’ambiente.

Al Salone francese verranno esposte dunque le versioni aggiornate del Mito 31 e del Vesevus 35 e l’ammiraglia Mito 45. Tutti caratterizzati da un design sobrio ed elegante, questi gommoni di taglia media e grande si distinguono non solo per i materiali di alta qualità e per la tecnica costruttiva, ma anche per le carene, in grado di assicurare una navigazione sempre morbida e asciutta: vale la pena ricordare, in proposito, che lo studio e la sperimentazione delle linee d’acqua sono eseguite in collaborazione con la facoltà di ingegneria Navale dell’Università Federico II di Napoli, e che l’ingegnere Nappo può vantare una lunga esperienza maturata in molti raid estremi.

Il piano d’attacco al mercato nazionale e internazionale – informa il cantiere – proseguirà con la presenza a Genova (20-25 settembre), poi a Parigi (3-11 dicembre) e infine a Navigare, il saloncino organizzato dall’Associazione Nautica Regionale Campana in programma a Napoli dal 22 al 30 ottobre, dove sarà possibile anche provare i modelli in acqua.

Tra i battelli pneumatici made in Naples si regista inoltre un altro debutto sulla scena internazionale: è quello di Italiamarine, giovane cantiere partenopeo guidato da Gennaro Amato, per la prima volta presente al Cannes Yacht Festival con i suoi prodotti, attraverso l’importatore Paul Nautic. In esposizione i modelli Vesuvio 29 e Panarea 26, definiti dal cantiere “inimitabili esempi di stile mediterraneo e di performance al passo coi tempi e con le richieste della clientela internazionale”. Le novità Italiamarine però non finiscono qui: è già pronto infatti anche il nuovo Amalfi 32, che porta a cinque il numero dei modelli in gamma.