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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Elon Musk con uno dei suoi razzi di SpaceX

Paperoni stellari: Elon Musk sorpassa Jeff Bezos. Grazie a Tesla è lui l'uomo più ricco del mondo

di Giorgio Ursicino

Tutto come previsto. Giorno più, giorno meno, il sogno si è avverato. Elon Musk, il ragazzo sudafricano emigrato per trovare fortuna in California e trasformare in realtà le sue apparenti follie, è diventato l’uomo più ricco del pianeta. Mai previsione fu più facile. Quasi scontata. Lo avevamo detto poco giorni prima di Natale quando la sua Tesla, con il grande disappunto dei tanti scettici, aveva fatto ricredere Wall Street che l’aveva inserita nel prestigioso indice S&P 500. Il club delle migliori aziende della terra che sono quotate alla borsa di Manhattan, la regina dei mercati mondiali dei capitali.

Una graduatoria che tiene in considerazione, non solo la capitalizzazione, ma anche la tradizione e l’affidabilità e quindi mette al riparo da eventuali “bolle”. Negli stessi giorni, l’inventore aveva annunciato un aumento di capitale di 5 miliardi che avrebbe potuto mettere a rischio il valore del titolo di qualsiasi azienda. Una mossa che non ha nemmeno scalfito il trend dell’azione della società di Palo Alto, nel cuore della Silicon Valley. In effetti, all’epoca, una ventina di giorni fa, non mancava tanto poco per effettuare l’ultimo sorpasso e, davanti ad Elon e la sua futuristica azienda di mobilità elettrica, non c’era uno qualsiasi.

Sulla poltrona di Paperone del globo terracqueo, infatti, c’era infatti comodamente seduto Jeff Bezos con la sua Amazon che aveva addirittura implementato il business nell’anno della pandemia, quando le consegne a casa hanno prevalso sulla voglia e la possibilità di spostarsi. A dicembre, quando Musk mise a segno le due ultime acrobatiche manovre infilando, uno dietro l’altro, prima Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, e poi Bill Gates, l’uomo che ha fatto nascere Microsoft, il “genio” doveva recuperare ancora una quarantina di miliardi su Bezos.

Una montagna di denaro per i comuni mortali, una passeggiata per l’inventore-imprenditore che ha lanciato la casa automobilistica americana capace di riportare gli Usa sull’Olimpo dell’industria dell’auto dopo il “declino” di General Motors e Ford che, a lungo, avevano dominato la scena il secolo scorso. Dalla parte di Musk e di Tesla era il trend, una crescita vertiginosa nel 2020 che aveva già visto aumentare il valore di sette volte. Un andamento che ha continuato la corsa senza accenni di frenata e che ora nessuno sa dove si fermerà. Secondo Bloomberg, che monitorizza costantemente il Billionaires Index (il club dei miliardari), ieri c’è stato il sorpasso e Musk è diventato più ricco di Bezos sull’orlo dei 190 miliardi di dollari.

A questo punto sarà probabilmente Musk il primo umano ad infrangere la barriera dei 200 miliardi di dollari, una fortuna impensabile fino a qualche anno fa. Il periodo del covid, che sta mettendo in ginocchio la maggior parte delle economie reali impoverendo tutti i paesi ad eccezione della Cina, sembra aver fatto un gran bene ai più ricchi, quasi tutti “self made man” che hanno fatto fortuna da soli, nell’epoca della new economy. Appare quasi che, in un periodo buio e privo di certezze, gli investitori e gli uomini della strada preferiscano affidare i loro “risparmi” a volti che danno sicurezza. Quello appena concluso e salutato senza rammarico dai più, quindi, è stato l’anno dei “ricconi”.

Le 500 persone più ricche hanno accresciuto il loro patrimonio complessivo a 7,6 trilioni di dollari, mettendo a segno il rialzo più consistente degli ultimi otto anni. La loro ricchezza è aumentata infatti di ben il 31%, cioè 1,8 trilioni dall’inizio dell’anno, quando il covid era considerato un affare quasi solo cinese. Ma dai giorni più duri del lockdown, all’ingresso della primavera, l’incremento è stato addirittura di 3 trilioni. Ora, il primo europeo in classifica è diventato Bernard Arnault, il proprietario del gruppo del lusso, LVMH. Il francese è andato ad infilarsi al quarto posto fra Gates e Zuckerberg che adesso precede il novantenne Warren Buffett, mentre i fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, sono rispettivamente settimo e nono, a cavallo degli 80 miliardi.

In ogni caso, fra Musk e Bezos e il terzo gradino del podio c’è momentaneamente un abisso: dall’orlo dei 200 miliardi ad “appena” 130. L’escalation del genio Elon quest’anno è stata impressionante ed è quasi tutta dovuta al boom del suo comparto automotive anche se si occupa anche di altri affari (come l’azienda aerospaziale SpaceX) dal futuro ignoto come business, ma sicuramente altrettanto affascinanti come visionario. A gennaio, infatti, Musk entrava per poco fra i primi 50 in classifica con un patrimonio personale di 27 miliardi (poverino...). Ieri l’azione di Tesla ha guadagnato un altro 6% (qualcosa come 10 miliardi in una giornata!) superando gli 800 dollari e portando il valore della non certo gigantesca azienda (lo scorso anno ha superato per la prima volta il mezzo milione di vendite) intorno a 750 miliardi, molto più di tutte le altre aziende di veicoli messe insieme.

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Venerdì 8 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 12-01-2021 17:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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