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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Il pilota italiano della Mercedes Andre Kimi Antonelli

Kimi Antonelli, il bambino prodigio è già campione: tanti record sulle orme di Hamilton e Verstappen

di Giorgio Ursicino

Kimi, questa volta il baby fenomeno è italiano. E, almeno nell’automobilismo, è qualcosa a cui non eravamo abituati. Domenica a Montreal il giovane Antonelli si è arrampicato per la prima volta sul podio alla decima gara in F1. Nel paese della Ferrari e dell’Alfa Romeo, dove la nazionale dei motori non è azzurra ma rossa, la trazione dei piloti tricolori non è stata molto brillante nel recente passato. Un tempo c’erano Nuvolari e Varzi, il Campionato del Mondo di F1 iniziò sotto il segno di Farina e Ascari. Negli ultimi decenni, invece, non sono molti i piloti che hanno fatto suonare l’inno di Mameli. Senza sognare tanto, erano 16 anni che un nostro driver non saliva sul podio: l’ultima volta che si ricordi era il GP del Giappone del 2008 quando Jarno Trulli spruzzò lo champagne. Gli inglesi hanno vinto oltre 300 GP, gli italiani meno di cinquanta. Ma presto potremo rifarci.

È ormai indubbio anche ai più che il giovanotto bolognese abbia talento o, come si dice, stoffa. La sua carriera è ormai nota e lui fa parte di una delle due categorie di predestinati. Da una parte ci sono quelli che hanno scalato e vinto tutte le categorie propedeutiche, in primis F3 ed F2. Fra questi ci sono campioni come Rosberg, Hamilton, Leclerc, Russell, Piastri ed anche Mick Schumacher e Gabriel Bortoleto. Dall’altra, i fenomeni ancora più precoci che sono arrivati tanto in fretta ai vertici da non poter lasciare il segno ne in F3 ne in F2. Ebbene, il nostro fenomeno fa parte di questo secondo gruppo insieme a Max Verstappen. Sia Max che Kimi non hanno mai vinto in queste categorie perché si sono ritrovati in F1 direttamente dal seggiolone.

I nostri due erano ancora minorenni quando li infilarono nella massima formula. A 17 anni e mezzo l’olandese debutto con la Toro Rosso e l’anno successivo vinse il suo primo gran premio all’esordio con la Red Bull. Da quel momento la Federazione impedì di guidare in gara se non si è maggiorenni (salvo deroga speciale). Quando Hamilton annunciò il passaggio alla Ferrari, anche Kimi non aveva ancora 17 anni e mezzo e Toto Wolff della Mercedes gli comunicò che sarebbe stato lui il sostituto. Antonelli aveva l’obiettivo di vincere in F2, ma la sua testa andò altrove perché gli organizzarono una fitta stagione di test con le Frecce di F1 per prepararsi. E anche lui era minorenne. Kimi aveva dimostrato di essere un fuoriclasse molto prima, quando era ancora un bambino.

A 12 anni fu messo sotto contratto dal Junior Team di Stoccarda e dall’epoca è sempre stato pilota ufficiale. Nel 2020 e nel 2021 dominò il campionato europeo di kart, nel 2022 il campionato italiano e quello tedesco di F4, nel 2023 si prese i titoli delle serie Europea e Middle East di Formula Regional. Lo scorso marzo all’esordio in F1 arriva 4° in Australia e diviene il più giovane pilota dopo Verstappen a prendere punti. Nella 5 gare successivo ripete l’impresa e al terzo gran premio dell’anno, in Giappone, va in testa al gruppone: è il più giovane a riuscirci e toglie il primato proprio a Max. In gara ottiene il giro più veloce, un altro record di precocità sfilato a Verstappen. Al GP di Miami ottiene la pole nella gara sprint: mai nessuno così piccolo era stato il più rapido in qualifica.

Con il podio al GP di Montreal diventa il terzo più giovane a riuscirci dopo super Max e Stroll. Tanti record di gioventù, ma all’esordio in F1 deve paragonarsi ad un altro fenomeno che proviene dall’altra esperienza. Hamilton era un po’ più grande ma fece una stagione d’esordio da incorniciare nel 2007 quando fu messo in McLaren a fianco del due volte campione del mondo Alonso. Lewis alla prima gara salì sul podio, poi fece 4 secondi posto di fila prima di vincere la sua prima gara sempre in Canada. Complessivamente vinse 4 GP ed, a due gare dal termine, aveva praticamente conquistato il Campionato che invece perse proprio nei giri finali del GP del Brasile.

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martedì 17 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 18-06-2025 11:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA