Ferrari inconsistente a Singapore: Leclerc 6°, Hamilton senza freni finisce 8°. Russell superlativo fa il Verstappen
La pole non era affatto un lampo. La magica ala, inventata e messa a punto dagli ingegneri Mercedes, ha spinto in quota George Russell che ha dominato il GP di Singapore con una superiorità disarmante. Nulla ha potuto nemmeno super Max per agguantare la terza vittoria di fila e riaprire il campionato Piloti in un modo ancora più appariscente. Sono state impotenti anche le astronavi della McLaren che, fino alla ripresa dopo la pausa estiva, ci avevano abituato a doppiette a raffica. Uno-due che hanno consentito al team di Woking di conquistare, con 6 gare di anticipo, il decimo mondiale Costruttori della sua storia, bissando il trionfo, molto più combattuto, dello scorso anno. La Ferrari? Deludente. Quasi scialba.
Lewis a Charles scattavano sesto e settimo in griglia e così hanno chiuso, a parti invertite, sotto la bandiera a scacchi. Nel mezzo una cavalcata insipida e noiosa che non ha mai acceso la speranza di un acutino per rendere la calda e umidissima serata un filo meno amara. Leclerc, sullo scatto, un paio di posizioni le aveva pure guadagnate, ma non è riuscito a difendersi per tutta la gara da un gagliardo Kimi alla guida di una Freccia assai motivata. In realtà, il monegasco nei giri finali aveva dovuto lasciare strada anche al compagno britannico prima che Lewis, completamente senza freni, arrancasse all’improvviso. Dell’impianto per rallentare si è lamentato anche il principino, ma un conto è avere problemi che rallentano il passo, tutt’altra cosa è perdere completamente il pedale su macchinette che sfrecciano a 300 all’ora.
Questo è uno dei punti deboli della SF-75 a cui non si è riusciti a porre rimedio per tutta la stagione. Piove sul bagnato e dopo la gara Lewis ha dovuto lasciare il suo piazzamento ad Alonso per aver corso fuori pista quando non aveva più i freni... George ha dominato alla grande, come ha dimostrato di saper fare altre volte, anche nelle tre annate in cui ha diviso in garage con il baronetto della F1. Al via, nonostante lui avesse le Pirelli gialle, e Max al suo fianco le più appiccicose rosse, è scattato come un ghepardo, imponendo subito il ritmo inarrivabile che gli garantiva la sua Stella. Prima della sosta, per alcuni meno di venti giri, aveva già messo quasi 10 secondi fra la sua Mercedes e la Red Bull di Verstappen in combattimento con le papaya di Norris e Piastri.
Max, si sa, massimizza sempre tutto ed ha tenuto con tigna la seconda posizione per l’intera corrida anche se le arancioni, nei pochi giri che hanno avuto strada libera per la giostra dei cambi gomme, hanno mostrato un passo più consistente di quello dell’olandese. Russell, cosa che sa fare benissimo, quando è in testa controlla e, come gli avversari guadagnavano qualche decimo, rispondeva immediatamente per soffocare ogni velleità. Per George è la settima vittoria in carriera, la seconda quest’anno. Per il Cavallino, invece, è un 2025 scorbutico che vede i piloti ormai arrendersi anche per conquistare l’unica vittoria di consolazione. Un bel passo indietro rispetto al 2024 quando il gradino più alto del podio fu occupato per 5 volte (3 da Charles e 2 da Carlos) consentendo di insidiare il titolo al team di Andrea Stella fino alla tappa finale di Abu Dhabi.
La cosa che più imbarazza, però, è la stagione che ha dovuto affrontare Sua Maestà Lewis che nella sua lunga e gloriosa carriera non si è mai sognato di chiudere un’annata senza salire sul podio. Ora si sta preparando a mettere in bacheca anche questo poco onorevole trofeo. Ma tant’è, questa è la realtà. Con la gara nel sud-est asiatico, Stoccarda allunga su Maranello nella graduatoria Costruttori avendo piazzato i suoi due ragazzi entrambi davanti a quelli del Cavallino. Adesso Mercedes ha 25 punti di vantaggio su Ferrari e 35 su Red Bull che però corre con un solo pilota anche se il migliore di tutti. Una bella battaglia per la piazza d’onore con 6 gare ancora di disputare. Nella classifica dei driver Lando e Max accorciano su Oscar e la partita non è affatto chiusa anche se il campione del mondo non ha molte chance di confermarsi.
Russell e Antonelli, insieme a Toto Wolff, non sanno cosa aspettarsi: se la grigia si confermasse anche su altri circuiti, il finale di Campionato potrebbe avere tinte diverse. L’atteggiamento di Leclerc, abbacchiato ma non più arrabbiato, dipinge la situazione: «Già dall’inizio abbiamo dovuto gestire i freni, un aspetto che devono affrontare anche gli altri ma non in questo modo. La McLaren è sempre stata davanti, per tutto l’anno. Da Monza è arrivata anche la Red Bull e qui a Singapore ha raggiunto certi livelli anche la Mercedes. Noi niente, siamo solo la quarta forza. E non credo che le cose cambieranno prima della fine del Campionato...».

