• condividi il post
MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
La Mercedes di Lewis Hamilton in Austria

Da Vettel a Verstappen, tutti contro la Mercedes di sua maestà Lewis Hamilton

di Giorgio Ursicino

Quattro mesi di blackout, anzi di lockdown, ma in Formula 1 non sembra cambiato niente. Per movimentare un po’ l’atmosfera i “padroni” della Mercedes hanno deciso di cambiare il celebre colore alle loro invincibili monoposto. Cosi, le Frecce d’argento sono diventate nere, come la tuta e il casco dei piloti. Le carte mischiate non hanno certamente ribaltato i valori in campo e la sensazione è che, per il settimo anno di fila nell’era delle powerunit ibride, a dominare saranno ancora le Stelle di Stoccarda.

Primo giorno e primo nella lista dei tempi è sua maestà Hamilton che parla poco ma si muove con l’autorevolezza del capobranco. Dietro di lui il fido Bottas che farà di tutto per far togliere dalla mente a Toto Wolff la sfida di schierare nel 2021 il dream team, per la prima volta una coppia di piloti con più di dieci titoli mondiali in bacheca. Vettel lo spera ma, la chance di correre con la stessa macchina di Lewis per prendersi la rivincita di tanti bocconi amari, è l’unico obiettivo oltre a quello di andare in pensione. Un’opportunità dalla quale non avrebbe nulla da perdere, ma solo da guadagnare.

È venuta infatti fuori come si è conclusa veramente la love story con la Ferrari. L’altro ieri, un po’ a sorpresa, era stato Sebastian a gettare il sasso nello stagno: «Non mi hanno nemmeno proposto il rinnovo del contratto...». Ieri Mattia Binotto non si è fatto pregare per confermare la cosa: «È vero, è stata una decisione nostra...». Un modo ancora più complesso per affrontare la stagione dell’addio da separati in casa durante la quale Seb darà tutto per dimostrare che si sono sbagliati. Per come è lo scenario, comunque, la pazza idea di lasciare Maranello da campione del mondo dopo averci inutilmente provato per cinque lunghi anni non sembra alla portata.

Il cucciolo Leclerc sarà il cocco della squadra e la Rossa dell’annata 2020 non sembra in grado di fare sfracelli. Almeno per ora. Anche qui è venuto in aiuto Binotto sempre più nei panni del leader, pronto a mettere i bastoni fra le ruote all’armata di Wolff. Mattia non pensiamo che abbia fatto pretattica quando ha spiegato che il progetto iniziale aveva qualche lacuna, e che c’è ancora perché la macchina è sostanzialmente quella dei test invernali, visto che con lo stop del virus non si sono potuti effettuare sviluppi.

Sarà così per le prime due gare in Austria, poi già in Ungheria arriveranno modifiche che dovrebbero migliorare le situazione in quanto i punti deboli sono stati identificati. La Ferrari ha più carico ed è leggermente migliorata in curva, ma non abbastanza. Ha invece perso tutto il vantaggio che aveva in rettilineo. All’opposto la Mercedes sembra di un altro pianeta anche rispetto ad altri rivali ai quali ha rifilato oltre mezzo secondo su un circuito breve come lo Spielberg che si percorre in poco più di un minuto.

È vero, le gare potrebbero essere tante, ma il problema è che Hamilton non sbaglia mai e quando accumula vantaggio è quasi impossibile riagguantarlo. In più, quest’anno sembra esserci l’arma segreta, il Das che i tedeschi hanno subito gettato nella mischia togliendo il sorriso agli avversari. È una novità e pure complessa, ma il team lo usa con una facilità disarmante, dando l’apparenza di non avere paura dell’affidabilità. Ad inizio rettilineo i piloti tirano la cloche a sé per avere scorrevolezza, prima della staccata la riportano in posizione per la massima aderenza in curva.

In Red Bull criticano ancora la regolarità del marchingegno pur apprezzandone la genialità, ma è difficile che la Fia possa cambiare idea dopo le polemiche dell’anno scorso sui motori. L’impressione netta è che i target di Hamilton in stagione siano di cancellare i record di Schumi con il settimo Mondiale e più di 91 gran premi vinti. La sorpresa potrebbe essere la Racing Point veloce quasi quanto la Frecce ed anche la McLaren sembra una buona monoposto: il futuro ferrarista Sainz si e preso la soddisfazione di stare in scia a Leclerc nonostante sia stato più lento del compagno Norris.

  • condividi l'articolo
Sabato 4 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 06-07-2020 11:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti