Le locandine della gara e della rievocazione storica

Tutto pronto per la rievocazione storica del Gran Premio di Posillipo. Scudieri: «Il passato insegna che Napoli può avere un grande futuro»

di Sergio Troise
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NAPOLI - Napoli come Montecarlo, sede di un Gran Premio di Formula 1 su un circuito cittadino. I più giovani neanche lo sanno, i meno giovani hanno ricordi un po’ sbaditi. E allora, ecco l’occasione giusta per organizzare una rievocazione storica in coincidenza con il 60° anniversario dell’ultima edizione, quella svoltasi il 20 maggio del 1962 lungo le strade della parte più alta della collina di Posillipo: uno scenario da favola, con il circuito affacciato sul golfo di Napoli in un susseguirsi di tratti in piano, discesa e salita, 4 chilometri e 100 metri fino al 1957; 2 chilometri e mezzo dal 1958.

Furono in tutto 19 le edizioni del Gran Premio, andate in scena dal 1934 al 1962, ovviamente con l’interruzione del periodo bellico. La prima, nel 1934, si chiamava Coppa Principessa di Piemonte, in onore di Maria Josè del Belgio, consorte del Principe Umberto, futuro re d’Italia. Vinse Tazio Nuvolari su Maserati; l’ultima nel 1962, quando trionfarono le Ferrari di Willy Mairesse e del nostro Lorenzo Bandini. Fu una lotta fratricida, con Bandini che si sentì tradito dal compagno di squadra: il belga infatti lo sorpassò nonostante gli accordi prevedessero che l’autore della pole position, una volta andato in testa, non doveva essere attaccato. Insomma, un’anteprima di ciò che sarebbe avvenuto 20 anni dopo a Imola tra Gilles Villeneuve e Didier Pironi.

Certo, sarebbe bello tornare sullo storico percorso della collina di Posillipo e riproporre in quel magnifico scenario una passerella di auto d’epoca dedicata alla rievocazione dell’evento, così come avvenne nel 1982, quando furono ospitati a Napoli personaggi del calibro di Manuel Fangio, Gigi Villoresi, Manuel De Graffenried, Maria Teresa de Filippis (la prima donna al mondo, napoletana purosangue, cimentatasi in Formula 1). Quell’evento è oggi irripetibile, a causa delle condizioni del manto stradale e dello scenario stravolto dagli alberi tagliati, dalle radici straripanti e dalle erbacce incolte. Con coraggio, ogni primo maggio un club di collezionisti organizza un raduno di auto storiche in questi luoghi deturpati dal tempo e dall’incuria. Questa volta, invece, è stata presa da altri l’iniziativa di allestire uno show diverso, in una zona lontana da Posillipo, ma altrettanto attraente, qual è il lungomare di Napoli.

Sfruttando l’occasione del 60° anniversario (20 maggio 1962 – 20 maggio 2022) giovedì 19 verrà allestito dunque un palcoscenico affacciato sul golfo, con l’esposizione di una cinquantina di auto storiche di grande pregio iscritte a un Concorso d’eleganza che stupirà il pubblico per la rarità, la bellezza e il valore di alcuni esemplari. Lo spazio dedicato all’esposizione, aperta al pubblico dalle 10 alle 22, è quello dell’isola pedonale di Via Caracciolo, a ridosso del Tennis Club Napoli, che ospiterà poi, nel tardo pomeriggio, la premiazione e la cerimonia di consegna dei Caschi Azzurri alla carriera assegnati ad alcuni piloti, tecnici e dirigenti distintisi nel mondo del motorsport. “Maestro di cerimonia” sarà Enzo Rivellini, ex eurodeputato con un passato nelle corse, che avrà il compito di moderare gli interventi delle autorità presenti e dei relatori chiamati a ricostruire la storia del Gran Premio anche attraverso la proiezione di video e foto d’epoca.

Organizzatore dell’evento è il Motor Club Casco Azzurro, sodalizio di veterani dell’automobilismo di cui è presidente il numero 1 dell’ANFIA Paolo Scudieri, gentleman driver impegnato nel Challenge Ferrari, di recente insediatosi anche al vertice della Commissione Sportiva dell’Automobile Club Napoli, che alla manifestazione ha assicurato il patrocinio, così come il Comune di Napoli e la Regione Campania, rappresentati dal sindaco Manfredi e dal presidente De Luca.

“Abbiamo deciso di organizzare questo evento con un obiettivo preciso – ha dichiarato Scudieri nell’immediata vigilia della manifestazione -. Intendiamo valorizzare ciò che di buono sa esprimere questa città, a cominciare dal suo passato. Il Gran Premio di Posillipo era un evento di livello internazionale e, anche se non era valido per il campionato mondiale di Formula 1, poco o niente aveva da invidiare al Gran Premio di Montecarlo. Non per niente hanno gareggiato sul nostro circuito tutti i migliori piloti, da Tazio Nuvolari a vari campioni del mondo come Farina, Fangio, Ascari, per non dire dell’affermazione della Ferrari, nell’ultima edizione del 1962, con il belga Willy Mairesse primo e l’italiano Lorenzo Bandini secondo. Nel 60° anniversario di quell’ultima edizione riportiamo all’attenzione di tutti questo straordinario evento con il duplice obiettivo di rinfrescare la memoria di chi ha dimenticato e di far scoprire ai più giovani qual è il potenziale di questo territorio meraviglioso”.

Proprio in questa ottica è prevista anche la visita di studenti delle scuole. E su questo punto Scudieri osserva: ”Ammirando le auto d’epoca che verranno esposte in via Caracciolo i ragazzi scopriranno i valori di un Made in Italy di qualità, che ha segnato l’evoluzione tecnica, industriale, sociale ed economica del Paese. La nostra manifestazione – tiene a sottolineare il numero uno del Motor Club Casco Azzurro - non si limiterà a un’operazione nostalgica, ma ci darà l’occasione di proporre progetti per il futuro, mirati alla valorizzazione del territorio e delle nostre eccellenze. In questa chiave mi riservo di illustrare, alla presenza delle autorità cittadine, del sindaco Manfredi e del presidente della Regione De Luca, alcuni progetti mirati a rilanciare l’automobilismo e la motonautica in chiave green, così come richiesto dagli obblighi della transizione energetica. Se riusciremo a portarli avanti, ne sono certo, se ne gioverà l’intero territorio, portando sviluppo e attrattività turistica, esattamente come ai tempi del Gran Premio”.

Le auto partecipanti al Concorso d’eleganza saranno suddivise nelle categorie anteguerra, fino al 1965 e fino al 1995, alle quali si aggiungeranno alcuni esemplari da competizione per la categoria Racing, comprese una Hesketh di Formula 1 degli anni 70, una March-BMW di Formula 2 e due Lola Sport Prototipo. Il programma prevede anche una esibizione di alcune di queste auto, che sfileranno lungo via Caracciolo scortate da agenti della Polizia Municipale e guidate dai rispettivi proprietari, tutti gentlemen-drivers che per l’occasione indosseranno anche tuta e casco.

Tra i pezzi più pregiati del Concorso d’eleganza spicca la presenza di una Maserati 6C34M, monoposto con cui Tazio Nuvolari vinse a Napoli nel 1934. L’auto è stata messa eccezionalmente a disposizione dal Museo Panini di Modena. Non mancheranno numerose altre auto di alto livello, in rappresentanza dei marchi di maggior prestigio, come Rolls Royce, Jaguar, Ferrari, Maserati, Porsche, Lamborghini. Apprezzabile anche la presenza di vetture Alfa Romeo, tra le quali spicca la Giulietta Sprint della Scuderia del Portello che nel 2002 vinse la Carrera Panamericana storica con il napoletano Antonio Maglione al volante. Di spicco, tra le auto con marchio Lancia, una rara Aurelia B24 Spider Convertibile America del 1956 e una Artena del 1932 (secondo alcune fonti sarebbe l’auto con cui venne riportato a Napoli il tesoro di San Gennaro, custodito in Vaticano durante la guerra). Non mancherà la piccola Urania con cui disputò le prime corse Maria Teresa de Filippis.

Di alto profilo la giuria che dovrà designare l’auto Best of Show e assegnare i premi Casco Azzurro delle varie categorie. Presidente sarà il numero 1 dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani; con lui il segretario generale dell’ACI Gerardo Capozza, il direttore di Quattroruote Gianluca Pellegrini, l’esperto di moda Maurizio Marinella (firmerà anche cravatte con il logo Casco Azzurro), l’ex presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli Antonio De Iesu, il presidente di Unioncamere Andrea Prete, il presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola, il presidente di Marevivo Campania Carmine Esposito. Con loro due esperti del settore come Anita Salzano e Antonino Puorto.

Tra gli ospiti d’onore ci sarà anche Corrado Ferlaino, socio onorario del Motor Club Casco Azzurro, che non ha mai gareggiato sul circuito di casa, ma nel 1964 vinse un campionato italiano al volante di una Ferrari GTO.

Nell’occasione verranno assegnati i premi Casco Azzurro alla Carriera ad Antonio Maglione, vincitore della gara di Formula Junior disputata nel 1960 a Posillipo, e a Piero Nappi, pilota napoletano tuttora in attività con oltre mille presenze nel motorsport e una bacheca stracarica di trofei. Altri premi saranno assegnati a giovani campani emergenti e al tecnico salernitano Giancarlo Bruno, ingegnere di pista di Gabriele Tarquini nell’anno del Mondiale Turismo, e un passato in Formula 1, prima nei box di varie scuderie, poi come commentatore per conto della Rai. Premi alla carriera andranno anche a Mimmo Lobello, ex pilota nonché dirigente sportivo, così come Pasquale Cilento, tuttora in attività per ACI Sport. Alla memoria sarà assegnato un premio anche all’ingegnere Gennaro Pezzella, commissario tecnico di lunghissimo corso recentemente scomparso.

L’altro vicepresidente del Motor Club Casco Azzurro Cosimo Turizio (ex pilota napoletano arrivato fino a un passo dalla Formula 1) presenterà invece, assieme al socio Michele Liguori, il progetto di ampliamento del mini autodromo di Cellole (Caserta), destinato a diventare un grande impianto internazionale in grado di contribuire anche alla riqualificazione del litorale domizio. Con loro dovrebbe esserci anche il sindaco di Cellole Guido Di Leone, seriamente interessato a perorare la causa dell’autodromo nel suo territorio.

Nel corso della manifestazione verrà proposto infine di intitolare a Mennato Boffa, unico napoletano vincitore del Gran Premio di Napoli, nel 1960, al volante di una WRE-Maserati, la grande rotonda che si trova proprio al centro dell’antico circuito, tra Via Boccaccio, Via Pascoli, Via Manzoni e il viale del Parco Virgiliano. La proposta verrà lanciata dai familiari dell’indimenticato campione, in testa il figlio Vito (anche lui ex pilota), la figlia Luisa e i nipoti Rosario Boffa ed Enzo Rivellini.

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Martedì 17 Maggio 2022 - Ultimo aggiornamento: 18-05-2022 10:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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