Il nuovo allestimento Invincible si riconosce per la tinta Oxide Bronze, le finiture in nero opaco e i cerchi da 18 pollici dando alla Toyota Hilux un look più grintoso

Toyota Hilux, con il nuovo motore 2.8 e il nuovo look diventa davvero Invincible

di Nicola Desiderio
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MONACO DI BAVIERA - Dici Hilux e pensi subito Toyota e a 52 anni di tradizione che si riallaccia ad un altro grande assett tecnico e di immagine della casa di Nagoya: il fuoristrada. Fu proprio con questo tipo di veicoli e le sue sportive che Toyota si fece conoscere nel nostro paese e ha consolidato la fama di affidabilità, qualità e durata della quale godono anche altri modelli in gamma.

Per Hilux è arrivato il momento di rinfrescare la sua 8^ generazione e arricchire la gamma con un motore più potente, più sicurezza, ma soprattutto più look e più dotazione. Un controsenso, se consideriamo che i pick-up in Italia possano essere omologati solo come N1, e dunque come mezzi da lavoro. Non è così nel resto del mondo dove il mercato dei pick-up cresce e si evolve proprio guardando ad una clientela che vede sempre di più nei veicoli con cassone uno strumento ricreativo e per il tempo libero. Un passaggio che si evidenzia segmentando il mercato: in 5 anni la quota dei pick-up con potenza maggiore di 170 cv è passata dal 52% al 63%. Il pick-up è visto dunque sempre meno come un semplice animale da lavoro ma, per rimanere all’interno della stessa metafora, come un cavallo con il quale andare anche al trotto.

L’Hilux rinnovata prova ad intercettare questo trend con la nuova versione Invincible e il motore 2,8 litri che si aggiunge al 2.4 da 150 cv. Da fuori si riconosce soprattutto dal frontale con la calandra più protesa, le luci da led di forma diversa, i paraurti e i parafanghi allargati, anche se le versioni single cab con gli allestimenti base manterranno la carrozzeria stretta così da favorire la manovrabilità. Non cambiano le dimensioni: lunghezza di 5,32 metri per le varianti Double Cab ed Extra Cab, 5 metri e 7 cm per la single cab e la chassis&cab. La larghezza è di 1,9 metri e l’altezza di 1,81. La lunghezza del pianale di carico è compresa tra 1.555 mm e 2.350 mm mentre il carico utile e la capacità di traino pari a 3,5 tonnellate sono caratteristiche comuni che l’Hilux condivide anche con altre concorrenti della sua classe.

Almeno per le versioni a trazione integrale inseribile con riduttore, dotate di differenziale centrale e posteriore bloccabile elettricamente. Per le versioni a trazione posteriore invece c’è una funzione che simula il bloccaggio attraverso i freni. All’interno ci sono rivestimenti in pelle traforata bitono, la strumentazione ridisegnata e lo schermo da 8 pollici del sistema infotelematico, completo di Android Auto e Carplay, del modulo dati per la connessione continua e del sistema audio con 9 altoparlanti da 800 Watt. Migliorata anche la dotazione di sicurezza con la frenata automatica che riconosce anche i ciclisti di giorno e i pedoni anche di notte. Il mantenimento attivo della corsia è il complemento ideale del cruise control adattivo con funzione stop&go.

La novità principale è il nuovo motore 2.8 che eroga 204 cv a 3.600 giri/min, lo stesso regime del 2.4, ma con una coppia di 500 Nm, 100 Nm in più e con una schiena più robusta visto che sono disponibili da 1.600 a 2.800 giri/min e non cominciano invece a calare già a 2.000 giri/min. Con le versioni a cambio manuale, il valore massimo scende a 420 Nm ed è disponibile tra 1.400 e 3.400 giri/min. Anche la trasmissione automatica ha 6 rapporti. I tecnici giapponesi hanno inoltre modificato la taratura delle sospensioni, con nuove balestre posteriori e nuove boccole, del controllo elettronico di stabilità e della pompa del servosterzo (ancora idraulico) in modo da avere maggiore assistenza a bassa velocità e inferiore a quelle più alte. Il regime del minimo è stato abbassato da 850 a 680 giri/min e addolcita la risposta dell’acceleratore.

La differenza di prestazioni è evidente: l’accelerazione da 0 a 100 km/h passa infatti da 13,1 a 10,1 con il cambio manuale mentre con quello automatico il gap si assottiglia (da 12,8 a 10,7 s.), mentre il limitatore per la velocità massima passa da 170 a 175 km/h. I consumi sono invece quasi identici, anzi nel ciclo WLTP è leggermente più parca: 12,7-11,1 km/litro pari a 207-236 g/km di CO2 contro rispettivamente i 12,1-10,7 e 218-245 della 2.4. In fuoristrada, i differenziali rimangono sempre 215 mm da terra e c’è la possibilità di passare guadi alti fino a 70 cm. L’allestimento Invincible si riconosce per i cerchi da 18 pollici, per la tinta oxide bronze, un canna di fucile che dà alla Hilux, insieme alle finiture in nero opaco, un’aria decisamente meno seriosa e più grinta.

Abbiamo provato la Toyota Hilux Invincible con il motore 2.8 e il cambio automatico in una piovosa giornata bavarese. A convincere su strada sono il comfort (relativamente ad un pick-up), la tranquilla precisione con la quale agiscono i dispositivi di assistenza nella guida in colonna e poi la coppia motrice, a volte debordante tanto che all’uscita delle rotonde con il cassone vuoto si può giocare con il retrotreno. Ma dove davvero sorprende e sulle autostrade senza limiti dove il 4 cilindri spinge con convinzione fino ai 190 km/h di tachimetro prima di sentire il 4 cilindri singhiozzare per colpa del limitatore. Il tutto con un livello di stabilità e sicurezza insolito per un mezzo di questo tipo. Quinta e sesta poi sono lunghissime e a 130 km/h l’ago del contagiri non raggiunge il 2. Con la stessa vettura e gli stessi pneumatici ci siamo poi recati presso la cava di Solnhofen, famosa per essere stata il teatro di importanti rinvenimenti preistorici, ma anche per fornire la famosa scorza bavarese, un marmo calcareo dal colore caratteristico.

I sassi appuntiti sono uno dei terreni più infidi da affrontare, ancora di più se sono bagnati dalla pioggia che rende la pietra a pezzi alquanto scivolosa. Ebbene, l’Hilux ha saputo affrontare questo fondo con grande naturalezza, sia in salita sia in discesa dove il controllo di velocità è risultato efficace anche con pendenze proibitive e un livello di aderenza davvero scarso. Alla fine non c’è stato mai bisogno di controllare il grado di sterzata delle ruote e la giapponese si è dimostrata un mezzo polivalente e bivalente allo stesso tempo: sa fare tutto, e tutto quello che ci si aspetta da un Hilux, in più sa anche andare piuttosto forte evocando le gesta dell’auto che ha vinto la Dakar del 2019. L'unica cosa che ricorda ancora un robusto lavoratore è un cambio automatico che ha solo 6 rapporti e non si mette mai fretta.

La nuova Toyota Hilux parte da 17.950 euro (Iva e messa su strada escluse) è disponibile negli allestimenti Active, Comfort, Lounge, Executive e Invincible il cui listino è di 40.825 euro, ma che è offerto a 33mila euro in fase di lancio con permuta o rottamazione. Con il leasing, si versa un anticipo di 5.100 euro e si paga un canone di 295 euro per 48 mesi, con assicurazione furto ed incendio compresa. Se invece la volete prendere con il noleggio Kinto One, il canone è di 635 euro. Si può avere anche la garanzia supplementare fino a 10 anni o 250.000 km.

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Martedì 3 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 04-11-2020 19:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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