La nuova Skoda Scala

Skoda Scala, alla scoperta della berlina compatta elegante e dinamica

di Giampiero Bottino
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MILANO - Tra una Seat che dopo anni di sofferenze ha imboccato finalmente la strada della crescita costante, della credibilità e degli utili e una Skoda che questa strada l'ha ormai percorsa fino in fondo (ma si può sempre migliorare), non è che alla fine sia proprio la marca regina della galassia Volkswagen a rischiare di soffrire per la concorrenza «interna» dei brand fino a ieri considerati suoi «vassalli»?

L'ipotesi, magari azzardata ma intrigante, sorge spontanea dopo che sia Barcellona, sia Mlada Boleslav hanno concluso la loro offensiva nel settore dei Suv andando a presidiare – al pari della «capoclasse» – tutti i segmenti in cui si gioca la partita più importante del mercato automobilistico attuale.
 

Il senso della sfida non si limita al mondo della ruore alte, ma trova conferma nella Scala, la nuova e originale berlina compatta che Skoda ha dotato di contenuti tecnologici d'avanguardia, giocando in qualche caso d'anticipo persino sulla prossima generazione di «Sua maestà la Golf». Anche in questo caso, il costruttore ceco ha ribadito la sua capacità di sfruttare al meglio le sinergie all'interno del gruppo, a cominciare dalle piattaforme che vengono spesso modificate per realizzare modelli che vanno a collocarsi nel segmento superiore a quello d'origine.

Un vero specialista dell'«oversize», come dimostra la nuova Scala che può già essere ordinata, ma che arriverà nelle concessionarie a maggio: nasce sulla piattafoma modulare trasversale Mqb A0 della Polo, la cui modularità ha consentito di creare una vettura più lunga (4.320 contro 4.255 mm) dell'attuale Golf, con tanto spazio enfatizzato da una larghezza più che generosa per questa vettura dal look gradevole e originale che ricorda le linee filanti delle berline shooting brake oggi molto di moda.
 

 

A proposito di mode, la new entry non appartiene al vivace mondo dei Suv, il che potrebbe penalizzarla. Ma in Skoda Italia fanno notare che «se anche i Suv arrivano al 60% del mercato, c'è sempre il restante 40% che resta fedele a tipologie di vetture più convenzionali e che non vogliamo trascurare». A questa clientela più tradizionalista la Scala si rivolge offrendo concretezza, qualità e tanta tecnologia al prezzo giusto, come vuole il claim aziendale «Simply clever» (Semplicemente intelligente) e come dimostra il listino che parte da 19.960 euro per la versione spinta dal «mille» Tsi turbo a benzina con cambio manuale a 5 marce, atteso per l'estate.

Nel frattempo, la gamma motori gioca la carta dei Tsi 1.0 da 115 cv con cambio a 6 marce e 1.5 da 150 cv, il più brillante del lotto che durante il test ha esibito un'eccellente intesa con il cambio Dsg doppia frizione a 7 rapporti disponibile anche, in alternativa al manuale a 6 marce, con il turbodiesel 1.5 che nell'allestimento top di gamma Style si colloca al vertice del listino con un prezzo di 27.660 euro. Entro l'ultimo trimestre del 2019, poi, nel listino entrerà la 1.0 G-Tec, declinazione bi-fuel a metano da 90 cv.

L'arrivo della Scala porta con sé anche una diversa articolazione dell'offerta, dalla quale sparisce il tradizionale allestimento d'ingresso Active. Si parte quindi dalla versione Ambition che propone di serie con tutti i sistemi di assistenza alla guida previsti per questo modello (Cruise control adattativo attivo fino a 210 km orari, rilevamento della stanchezza del conducente, mantenimento della corsia di marcia, Front assistant con riconoscimento pedoni e frenata autonoma d'emergenza) a eccezione del monitoraggio dell'angolo cieco disponibile come optional. A completare la gamma provvedono le versioni Sport e Style i cui contenuti sono rispettivamente più orientati a enfatizzare il temperamento e le caratterizzazioni estetiche.

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Mercoledì 3 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 12:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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