La nuova Skoda Kamiq

Skoda Kamiq, il piccolo Suv è grande nello spazio e nella tecnologia

di Nicola Desiderio
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BASILEA – Si chiama Kamiq il terzo Suv di Skoda e che, dopo Kodiaq e Karoq, completa la gamma dei veicoli a ruote alte del costruttore ceco con il più piccolo della famiglia, ma sicuramente destinato ad essere il più importante a livello di vendite. La Kamiq è basata sulla piattaforma MQB A0 del gruppo Volkswagen, dunque è parente stretta della T-Cross e della Seat Arona nonché della Polo, dell’Ibiza e della nuova Scala.
 

Lunga 4,24 metri, è larga 1,79, alta 1,53, ha la scocca composta per l’80% in acciai ad e altissima resistenza. Lo stile sviluppa ulteriormente gli elementi già visti, ma in chiave ancora più moderna. Il frontale presenta i fari sdoppiati, con una riga di Led che sormonta il gruppo ottico principale, il fianco è percorso da un unico spigolo superiore mentre la coda è caratterizzata da gruppi ottici a boomerang. I punti forti della Kamiq, così come per le altre Skoda, sono l’abbondanza dello spazio interno e le soluzioni con le quali viene sfruttato, insieme ad altre che aumentano la praticità e il comfort di viaggio. Tra queste, ci sono l’ombrello nascosto all’interno del pannello porta del lato guida, il cassetto anteriore refrigerato e il raschietto per il ghiaccio nascosto dietro lo sportellino del carburante e provvisto anche di scala per il controllo del battistrada.

La nuova nata offre un’ottima abitabilità, addirittura eccezionale per i sedili posteriori, soprattutto per le gambe, accompagnandola anche di comfort non certo comuni in questa fascia di mercato come il bracciolo, la presa doppia USB-C, i sedili riscaldabili le bocchette della climatizzazione. Ai vertici anche la capacità di carico: 400 litri che diventano 1.395 abbattendo lo schienale 60/40. Anche in questo caso, la quantità è associata alla qualità. La Kamiq è infatti la prima auto del suo segmento ad avere il portellone motorizzato, in più può avere il vano con doppio fondo o rivestito con un vassoio in gomma. Abbondano i ganci, c’è una rete per i piccoli oggetti sotto la cappelliera e la luce è in realtà una piccola torcia che, alla bisogna, può essere staccata e utilizzata all’esterno sfruttandone la base magnetica. Altrettanto utile è la possibilità di avere il gancio traino a scomparsa a comando elettrico, lo schienale anteriore abbattibile per ospitare oggetti lunghi fino a 2,45 metri e un piccolo vano per i rifiuti all’interno della tasca portaoggetti posteriore.
 

 

La Kamiq non teme nessuno anche per la dotazione di sicurezza e la connettività. Di serie ci sono il cruise control adattivo fino a 210 km/h, la frenata automatica d’emergenza anche per i pedoni, l’assistenza per il mantenimento della corsia e l’allerta per la stanchezza del guidatore. Ci sono 6 airbag (ma se ne possono avere fino a 9), gli attacchi Isofix anche per il sedile anteriore e a richiesta si possono avere l’assistenza al cambio di corsia e l’allerta per l’angolo cieco e per il traffico trasversale posteriore. La strumentazione può essere interamente digitale su schermo da 10 pollici, che ripete le mappe del navigatore del sistema infotelematico a comando vocale, a sfioramento o gestuale. Anche qui siamo ai vertici, con schermi da 8” (di serie) o 9,2 pollici, dotati di sim propria, la possibilità di interagire con il veicolo a distanza e tanti servizi che possono essere integrati in tempo reale. Oltre ad Android Auto e Mirrorlink, c’è persino Apple CarPlay tramite Bluetooth.

I motori a benzina sono il 3 cilindri mille da 95 cv con cambio a 5 rapporti, o da 115 cv con trasmissione a 6 rapporti o DSG doppia frizione a 7 marce che è di serie sull’1.5 da 150 cv che sarà introdotto successivamente. Il diesel 1.6 da 115 cv può avere tutte e due i cambi ed è dotato di filtro SCR allo scarico per i NOx. La Kamiq ha uno schema sospensivo classico (McPherson anteriore e assale torcente posteriore) con la possibilità però di avere gli ammortizzatori a controllo elettronico con assetto ribassato di 10 mm, così da adattarsi, insieme al resto della meccanica, alle 4 modalità di guida (Normal, Sport, Eco e Individual) selezionabili dal guidatore. Fari e luci sono a led, con l’opzione di avere quelli ad orientamento dinamico con gli indicatori di direzione dinamici a led. Al momento del lancio ci sarà anche la versione G-Tec a metano monovalente (con serbatoio d’emergenza per la benzina da 9 litri) con motore mille da 90 cv, anche in questo caso disponibile con cambio manuale o automatico.

Su strada la Kamiq ha un carattere pacioso e rassicurante. Il mille è elastico e molto gradevole da utilizzare ai regimi medio-bassi mentre, se si fa salire il contagiri oltre una certa soglia, tira fuori la sua natura tricilindrica. Il diesel, a parità di potenza, è sensibilmente più brillante, ma a volte è anche ruvido. In ogni caso, assicura consumi nettamente inferiori nell’utilizzo normale. Il cambio manuale ha una buona manovrabilità, solo lievemente gommosa, l’automatico è pronto anche se tende ad anticipare i passaggi con il paradosso che, se si guida con un filo di acceleratore, è meglio scegliere la modalità sportiva per non stare troppo sotto coppia. Le sospensioni assorbono bene le sconnessioni, ancora meglio in presenza dell’assetto a controllo elettronico. Sensibile la differenza di assorbimento se si sceglie la modalità sportiva, utile in autostrada e sui percorsi ricchi di curve quando si viaggia a pieno carico e si preferisce sentire la vettura più a contatto con la strada e avere uno sterzo con una risposta migliore. Tenuta e stabilità sono comunque di buon livello e si possono affrontare viaggi, an

La Skoda Kamiq arriverà nei concessionari nell’ultima parte di novembre con un listino che deve essere ancora definito, ma che dovrebbe prevedere due livelli di allestimento. Si prevede un listino a partire da circa 20mila euro, ma con un prezzo promozionale di 18mila euro per la 1.0 TSI da 95 cv in allestimento Ambition che prevede già un equipaggiamento ricco. Non dichiarati gli obiettivi di vendita, ma viste le tendenze di mercato, la Kamiq rappresenta una grossa opportunità per Skoda per migliorare la propria quota di mercato in Italia che, con l’1,5% è ancora largamente deficitaria rispetto al 5% raccolto in tutta Europa.

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Venerdì 30 Agosto 2019 - Ultimo aggiornamento: 18:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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