La Polestar 2, primo modello elettrico del nuovo brand premium del Volvo Group

Polestar, nel mirino c'è la Tesla. E le vendite saranno solamente “on line”

di Alberto Sabbatini
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ROMA - Nel mirino della Polestar c’è lei: la Tesla. La società di Elon Musk, che ha fatto scuola introducendo nel mondo automotive nuove, rivoluzionarie, strategie di costruzione, marketing e vendita. Sconvolgendo le abitudini consolidate dei costruttori tradizionali. Proprio come Tesla, Polestar punta non soltanto sulla propulsione elettrica ma anche su un modo diverso di vendere le automobili. La Polestar non si basa sui concessionari fisici che ben conosciamo per acquistare l’auto, ma punta sulle vendite online. Attraverso il sito dedicato www.polestar.com il cliente interessato potrà scoprire l’automobile, scegliersi e configurare il modello con i vari optional (pochi perché è già quasi tutto di serie), aggiungere il Pack Performance o no, decidere il tipo di finanziamento e procedere all’acquisto. Tutto online.

L’acquisto in questa fase non è vincolante perché il cliente, a fronte del pagamento di un anticipo di mille euro, ha due settimane di tempo per riflettere sulla scelta, cambiare le specifiche dell’auto o rinunciare del tutto all’ordine ottenendo la restituzione della caparra. O viceversa firmare digitalmente il contratto di acquisto. La parte più originale è che la Polestar verrà consegnata al compratore direttamente a casa, senza intermediari, da parte di un responsabile del marchio che spiegherà al cliente anche le specifiche di utilizzo. Ma siccome non si tratta di noccioline e uno la macchina vorrà fisicamente vederla per farsi un’idea, può prenotare un giro di prova nella località più vicina a casa scelta fra i vari tour che Polestar organizza in tutta Europa. Dove Polestar si differenza da Tesla è nella strategia di ricarica, croce e delizia delle elettriche. Invece che costruire una propria rete di stazioni di ricarica nel mondo come Tesla, Polestar ha scelto di accordarsi con un provider di energia, Plugsurfing, che darà accesso in Europa a prezzi agevolati per i clienti Polestar ai suoi 195mila punti di ricarica. 

Peccato che l’Italia sia per adesso tagliata fuori dal fenomeno Polestar. Le prime ventimila Polestar 2 andranno tutta in Cina, Usa e sette paesi del nord Europa. Tutti più sensibili di noi al mondo elettrico. Noi dobbiamo sperare nei futuri modelli. Dopo l’attuale Polestar 2, arriverà una versione più economica, dotata di un solo motore (204 cv) e batteria di minor capacità al prezzo di circa 40mila euro. Poi nel 2022 è prevista la Polestar 3, la prima Sport utility del marchio. Basata sulla stessa meccanica della Polestar 2 ma con carrozzeria Suv. Anche in questo caso ci si ispira alla strategia adottata da Tesla con la 3 e la futura Y.

Poi nel 2023 Polestar taglierà i ponti con la tradizione del design Volvo con una futura coupé basata sul concept denominato Precept. Sarà un’auto molto originale, dall’aggressivo design cuneiforme, quattro porte ma aspetto coupé. Una vera granturismo elettrica di taglia grande (l’interasse è superiore ai 3 metri) che riunirà tutti i principi cari a Polestar: realizzare auto raffinate ma sportive, con elevate prestazioni, in grado di offrire un’esperienza di guida e di vita a bordo diversa da tutte le altre automobili.

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Mercoledì 2 Giugno 2021 - Ultimo aggiornamento: 04-06-2021 08:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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