La Nissan Leaf e+ in pista

Nissan Leaf e+, l'autonomia sale a 385 km e le prestazioni sono da sportiva

di Nicola Desiderio
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ROMA - Raddoppiare senza lasciare, anzi per rilanciare. La Nissan Leaf arriva infatti con la versione e+ dotata della batteria da 62 kWh e del motore da 160 kW affiancando quella da 40 kWh e motore da 110 kW e arricchendo la gamma della seconda generazione dell’auto elettrica più venduta al mondo con oltre 450mila unità.

Eppure, quando nel 2010 fu presentata, sembrava un azzardo bello e buono o almeno un precorrere tempi che invece sono arrivati e vedono l’auto ricaricabile sempre più al centro della scena e delle scelte dei clienti. Certo, siamo ancora a 10.500 unità all’anno in Italia, lo 0,6% del mercato però, grazie soprattutto agli incentivi, nel 2019 c’è stato un progresso sia quantitativo sia qualitativo. Le targhe sono infatti aumentate del 111% e sono sempre più i clienti privati che scelgono l’elettrico: +300% contro il 50% delle società e delle flotte mentre a livello territoriale Roma e Milano registrano vendite triplicate per le auto della categoria della Leaf. In Italia, sono circa 5mila le unità vendute e nel 2020 la previsione parla di 2.150 nuove targhe. Tanta fiducia dunque di fronte ad un mercato che è sull’orlo di esplodere per il numero di modelli disponibili.

E proprio guardando alla prima Leaf ci si accorge di quanti siano stati i progressi da allora. Nel 2010 aveva infatti una potenza di 80 kW e una batteria da 24 kWh con 175 km (NEDC) di autonomia poi portati a 199 km prima che nel 2015 arrivasse quella da 30 kWh con 250 km. La seconda generazione del 2017 si è presentata con 40 kWh e 270 km, ma nel più realistico ciclo WLTP. La nuova e+ ha 62 kWh (+55%) e un’autonomia di 385 km (+42%) con una potenza di 160 kW (+45%), ma senza togliere spazio sia ai passeggeri sia ai bagagli. La nuova batteria da 288 celle in 16 moduli ingombra quanto quella da 192 celle in 24 moduli e ha una densità energia/massa migliorata del 25%. La nuova e+ pesa circa 150 kg in più. Anche il confronto sul prezzo è indicativo: la prima Leaf costava 35mila euro, oggi si parte da 36.700 euro al netto degli incentivi, ma con prestazioni e contenuti di sicurezza notevolmente superiori.

La Leaf e+ infatti raggiunge 157 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi contro rispettivamente i 144 km/h e 7,9 s. dell’altra, ha la guida autonoma di livello 2 e il sistema di parcheggio completamente automatico. Il nuovo motore ha un’erogazione più appuntita poiché la coppia passa da 320 a 340 Nm ed è erogata non da 0, ma da 500 giri/min fino a 4.000 mentre la potenza massima si esprime a 4.600 invece di meno di 3.300 giri e il regime massimo supera gli 11.000 giri/min. Dunque è più sportivoAltra innovazione, comune a tutte le Leaf, è l’e-pedal, un sistema che non solo consente di regolare la decelerazione con il solo pedale dell’acceleratore, ma persino di arrestarla aumentando il comfort e massimizzando il recupero dell’energia. Tutta la gamma Leaf inoltre ha un nuovo sistema infotelematico con schermo da 8 pollici con mappe che si aggiornano e una nuova app per interagire con il veicolo in remoto.

Abbiamo avuto l’occasione di provare la nuova Leaf e+ in due contesti completamente differenti: la prima volta nella provincia romana, la seconda invece nei dintorni di Valencia. Nel primo caso, abbiamo saggiato fino in fondo l’autonomia concessa dalla nuova batteria con una guida particolarmente attenta, nel secondo invece abbiamo toccato con mano le prestazione permesse. In entrambi i casi l’elettrica giapponese ha superato le aspettative garantendo un’autonomia superiore a quella dichiarata e dimostrando un’accelerazione talmente vigorosa da mettere a volte in crisi l’aderenza alle ruote anteriori, soprattutto quando il fondo è umido. Per fortuna, il controllo elettronico di trazione tiene tutto a bada permettendo al guidatore di tenere la giusta traiettoria.

La Leaf e+ parte da 44.775 euro nell’allestimento N-Connecta, dunque 5.300 euro in più rispetto alla corrispettiva con la batteria da 40 kWh – anche se ci sono anche altre differenze come i sedili in pelle scamosciato al posto di quelle in ecotessuto – che però è offerta anche nelle più economiche varianti Acenta e Business mentre al vertice per entrambe c’è la Tekna. Tranne la versione base, tutte le Leaf hanno il caricatore a 6,6 kW a corrente alternata. In corrente continua si arriva a 50 kW con la presa CCS e 43 kW con la Chademo, unico standard a permettere il V2G, ovvero lo scambi odi energia e la rete. In alcuni paesi si può già fare con un vantaggio per il cliente di 800 euro all’anno, in Italia mancano ancora le norme necessarie.

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Lunedì 27 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 28-01-2020 19:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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