Lungomare chiuso e traffico in tilt, proteste a Roseto: «Si tratta di una scelta irresponsabile»

Una decisione che ha gettato letteralmente nel caos l'intera viabilità, come si legge in una nota dell'associazione operatori turistici Roseto Incoming

Lungomare chiuso e traffico in tilt, proteste a Roseto. «Si tratta di una scelta irresponsabile»
di Tito Di Persio
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Martedì 30 Aprile 2024, 06:10

Lungomare chiuso e traffico in tilt nei giorni del torneo calcistico "Spiagge d'Abruzzo Cup": polemiche a Roseto degli Abruzzi. «Nel momento in cui la nostra città ospita la "Spiagge d'Abruzzo Cup", uno degli eventi sportivi più importanti che quest'anno vede la partecipazione di 92 squadre, portando centinaia di giovani calciatori, dirigenti e familiari a Roseto, l'amministrazione comunale ha deciso di chiudere il lungomare al traffico per organizzare un evento musicale in collaborazione con un privato. Questa decisione ha gettato letteralmente nel caos l'intera viabilità», si legge in una nota dell'associazione operatori turistici Roseto Incoming.

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Le polemiche

«Si tratta di una scelta irresponsabile che ha bloccato il traffico cittadino, riversandolo sulla nazionale adriatica – aggiunge - in un giorno di grande affluenza turistica. Inoltre, questa decisione ha impedito agli autobus di utilizzare il lungomare per raggiungere le strutture alberghiere, molte delle quali si trovano nella zona nord del lungomare rosetano, costringendo i viaggiatori a scendere e raggiungere a piedi le strutture prenotate».

Gli albergatori lamentano che la chiusura del lungomare stia diventando una prassi invece di un'eccezione, senza considerare le loro legittime esigenze, spesso trascurate a favore dei commercianti, soprattutto ambulanti, provenienti da fuori Roseto, che fanno concorrenza ai commercianti locali con costi e autorizzazioni minori. Concludono sottolineando che, oltre ai problemi legati alla viabilità e al traffico cittadino, non si tiene conto della questione della sicurezza, una preoccupazione condivisa anche dai rosetani che «hanno il diritto di essere protetti dagli amministratori pubblici per evitare episodi spiacevoli durante manifestazioni pubbliche».

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