La Toyota Avalon

Toyota Avalon, la nuova ammiraglia per gli Usa: stile evoluto e un' iniezione di tecnologia e sicurezza

di Nicola Desiderio
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DETROIT - Una grande berlina giapponese, ma solo per l’America. È la Toyota Avalon la sui quinta generazione è stata appena presentata al Salone di Detroit e che si prepara di nuovo a confrontarsi con le avversarie di sempre ovvero la Buick La Crosse, la Chevrolet Impala, la Ford Taurus e la Nissan Maxima. Una categoria insomma che in Europa non esiste, anche perché da noi è inconcepibile una berlina da 5 metri che non appartenga anche ad un marchio di prestigio.

Cinque metri di novità. La nuova Toyota Avalon è lunga 4,97 metri ed è costruita sulla piattaforma TNGA-K ovvero la seconda variante della base modulare – la prima è la TNGA-C della Prius e della C-HR, la terza è la TNGA-L delle Lexus LS e LC – sulla quale si fonda anche la Camry, presentata a Detroit proprio lo scorso anno. Così come in quel caso, la novità immediatamente visibile è lo stile, molto più aerodinamico (cx di 0,27) e aggressivo che in passato con l’obiettivo di svecchiare il target, da sempre il punto debole di Toyota sul mercato americano.

Netto lo stacco con il passato anche per l’abitacolo, che cresce nella disponibilità di spazio, ma soprattutto nello stile, per i materiali, come il legno fornito dalla Yamaha e l’alluminio, e nel tasso di tecnologia grazie all’head-up display da 10 pollici, al nuovo sistema infotelematico Entune con schermo capacitivo da 9 pollici che, per la prima volta su una Toyota, ha il mirroring iniziando da Apple CarPlay, ma ci sono anche la possibilità di connessione remota attraverso lo smartphone o lo smartwatch, il wi-fi, la ricarica ad induzione e il sistema di riconoscimento vocale Alexa. L’impianto audio di punta è un JBL da ben 1.200 Watt con 14 altoparlanti.

Un classico V6 e, ovviamente, l’ibrido. Tecnicamente, le novità più salienti sono le sospensioni a controllo elettronico con le multi-link posteriori e I fari sono interamente a LED con indicatori di direzione dinamici, tutte prime assolute su una Toyota. Due saranno i propulsori. Uno è un V6 da 3,5 litri ad iniezione diretta caratterizzato da tre particolarità: l’elevato rapporto di compressione (11,8:1), il funzionamento a ciclo Atkinson e le misure superquadre, una rarità oramai tra i motori moderni. Il cambio è un nuovo automatico ad 8 rapporti di tipo classico, con ingranaggi planetari e convertitore di coppia.

Il secondo è l’ibrido composto dal 2,5 litri a doppia iniezione (diretta e indiretta) collegato a due motogeneratori attraverso un ingranaggio planetario che funge anche da trasmissione a variazione continua. La novità è che può funzionare anche in sequenziale attraverso 6 marce virtuali. La batteria è sempre al Nickel Metal Idruro, ma è posizionata sotto il sedile posteriore così da ricavare più spazio per il bagagliaio e il sistema è più efficiente del 20%. Altra novità è l’Auto Glide Control, che ottimizza la decelerazione – e dunque il recupero dell’energia – in base al traffico. Il guidatore potrà scegliere fino a 4 modalità di guida che influenzano anche la sonorità percepita del motore.

Tutta la sicurezza possibile. Ai migliori livelli anche la sicurezza. Ci sono 10 airbag, la frenata autonoma con il riconoscimento del pedone, il cruise control adattivo, il mantenimento della corsia, l’allerta per l’angolo cieco e per il traffico trasversale posteriore. Ci sono inoltre il sistema di visione perimetrico e la frenata automatica in presenza di un ostacolo durante la manovra. La nuova Avalon arriverà sul mercato già in primavera e sarà costruita, come da 20 anni a questa parte, nello stabilimento di Georgetown, nello stato americano del Kentucky.

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Venerdì 19 Gennaio 2018 - Ultimo aggiornamento: 18:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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