La nuova Nissan Qashqai

Qashqai, il principe dei crossover. Nissan rinnova il modello che ha inventato il segmento

di Sergio Troise
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VIENNA - Quando arrivò, dieci anni fa, fummo tutti un pò freddini. Qashqai era un nome impronunciabile e persino difficile da scrivere. E poi, non era mica scontato che la taglia piccola (poco più di quattro metri) stesse bene ad un Suv con guida alta e trazione (anche) 4x2. Insomma, la scelta della Nissan sembrò un azzardo e non mancarono dubbi e diffidenze. Ma dieci anni di travolgente successo hanno dato ragione alla casa giapponese: dal 2007 il Qashqai ha totalizzato oltre 3,3 milioni di unità vendute nel mondo, è stato a lungo leader in Europa (2,3 milioni) e ha spopolato anche in Italia, con 256.000 immatricolazioni. Il tutto arricchito da un’ottantina di premi internazionali, tra i quali ben 19 “Car of the year”. Un bene per la Nissan, certo, ma non solo: il Qashqai ha fatto da apripista ad una nuova categoria di veicoli, aprendo la mente a numerosi concorrenti e contribuendo di fatto alla creazione di una categoria che oggi rappresenta la parte più cospicua del mercato.
 

 

Solo qualche mese fa, nello stand del Salone di Ginevra, dove il Qashqai di terza generazione venne esposto in anteprima, il numero uno di Nissan Italia, Bruno Mattucci, osservava che «se il successo inziale si poteva spiegare con l’effetto novità, è importante notare che nel frattempo sono arrivati sul mercato ben ventidue concorrenti diretti e il Qashqai si vende più di prima». Eravamo a marzo. Nel frattempo il totale di rivali più o meno diretti è aumentato. La concorrenza al capostipite è diventata il leit motiv del mercato e qualcosa, inevitabilmente, è mutato. Qashqai ha perso la leadership assoluta della categoria, tuttavia resiste alla grande contro un esercito che vede in prima linea pezzi da novanta come la Peugeot 3008, la Volkswagen Tiguan, la Hyundai Tucson, la Kia Sportage, la Renault Kadjar tanto per citare i migliori.

Ma che cosa occorre per resistere a certi livelli? Innovare puntando sul miglioramento dello stile, della qualità e dei contenuti hi-tech. È questa la formula adottata dai giapponesi, i quali hanno messo all’opera un team di specialisti provenienti dalle sedi Nissan del Regno Unito, di Spagna e Germania, raccomandando loro di definire il progetto del nuovo Qashqai in base alle opinioni del popolo di clienti formatosi in due lustri. Ne è scaturito un restyling che aggiorna il prodotto senza stravolgerlo, con una calanda V-Motion di dimensioni più importanti, nuovi i paraurti, gruppi ottici a Led e altri dettagli che impreziosiscono lo stile; soprattutto, sono state migliorate la qualità degli interni e la ricchezza delle dotazioni, con materiali di gran pregio e dispositivi da classe premium per comfort e sicurezza.

La novità più importante arriverà però tra un anno: è il ProPilot, sistema di guida autonoma che consente all’auto di muoversi in maniera indipendente, regolando “da sola” sterzo, accelerazione e frenata durante la marcia in autostrada su corsia singola, sia in condizioni di traffico intenso sia ad alte velocità. Quando arriverà, nella primavera 2018, potrà essere attivato tramite un pulsante sul cruscotto e le informazioni saranno mostrate sul quadro strumenti.

In attesa del ProPilot viene reso disponibile per la prima volta sul Qashqai il sistema RCTA (Rear Cross Traffic Alert), che riduce il rischio di collisione a bassa velocità nelle manovre di retromarcia in uscita da un parcheggio. Confermati, ovviamente, i dispositivi di assistenza alla guida già sperimentati sulla generazione uscente, come il park assist, la telecamera, l’avvisatore di superamento corsia, il monitoraggio dell’angolo cieco. C’è anche la frenata d’emergenza, in verità disponibile in casa Nissan già da anni, ma il sistema è stato aggiornato includendo il riconoscimento dei pedoni.

Nell’abitacolo abbondano materiali di qualità e, via via che si sale nella gamma (e nella scelta degli optional), dotazioni sempre più ricche e qualificanti, come un impianto Bose degno d’una ammiraglia. In proposito vale la pena ricordare che sono sei le scelte possibili (Visia, N-Connecta, Business, Acenta, Tekna, Tekna+) e che il listino varia da un minimo di 20.950 ad un massimo di 37.150 euro. Tra gli optional c’è anche il tetto panoramico in vetro; tra le dotazioni utili, il microfono integrato per le telefonate in viva voce. Resta ottima l’abitabilità per quattro persone, ma si viaggia bene anche in cinque. Esclusa una versione a 7 posti, avendo dirottato l’opzione dei due sedili supplementari sulla X-Trail. Il vano di carico ha una capacità di 430 litri; 1.598 quando i sedili posteriori frazionabili 60:40 sono abbassati. La flessibilità permette 18 configurazioni.

Le motorizzazioni prevedono collaudate soluzioni benzina e diesel, di cilindrata compresa tra 1,2 e 1,6 litri e potenze di 110, 115 e 163 cv. Cambio manuale a 6 marce o automatico a variazione continua, trazione anteriore o integrale a controllo elettronico. Consumi ed emissioni non sono mai eccessivi, tuttavia l’unico propulsore in grado di stare sotto i 100 gr/km di CO2 è il “vecchio” 1.5 dCi da 110 cv, che consuma appena 3,8 litri/100 km e blocca le emissioni a 99 gr/km. Gli interventi su ammortizzatori e sterzo hanno reso il nuovo Qashqai un crossover ancora più agile e maneggevole, meglio insonorizzato, più confortevole e facile da guidare in tutte le condizioni, dalla strada al fuoristrada leggero. L’impressone è che questa storia di successo scriverà ancora capitoli importanti.
 

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Domenica 12 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 13-11-2017 12:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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