La nuova Nissan Kicks

Kicks, la gemma brasiliana di Nissan pronta a conquistare il mercato globale

di Giorgio Ursicino
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RIO DE JANEIRO - Le Olimpiadi hanno appena spento i riflettori, ma l’auto ufficiale dei Giochi continua a tenere i fari accesi. In vendita ufficialmente in Brasile dal giorno della “Cerimonia di Apertura” (lo scorso 5 agosto), il nuovo Suv-crossover di Nissan ha suscitato grande interesse scuotendo il mercato locale in profonda crisi negli ultimi tre anni. La casa giapponese è stata partner automotive della più importante manifestazione sportiva del pianeta (ha fornito 4.200 veicoli per tutte le necessità degli organizzatori) e lo sarà anche delle Paralimpiadi che si svolgeranno nella città della baia dal 7 al 18 settembre.

Per onorare un palcoscenico del genere, il numero uno dell’azienda Carlos Ghosn ha sfoggiato i fiori all’occhiello del brand, quelli che in questo momento meglio rappresentano la filosofia della “mobilità intelligente” scelta come linea guida dal costruttore di Yokohama. Da una parte due prototipi perfettamente funzionanti: l’e-Bio Fuel Cell (viaggia ad alcol miscelato ad acqua) e l’elettrica sportiva BladeGlider che, dopo lo show statico al salone di Tokyo di tre anni fa, ha fatto assaporare proprio in Sudamerica quali emozioni è in grado di suscitare. Dall’altra Kicks, un crossover dalla vocazione cittadina, ma con tutte le carte in regola per farsi valere anche fuori dal traffico.

Il Suv compatto rafforzerà ulteriormente la gamma globale dei veicoli a ruote alte di Nissan inserendosi fra Juke e il trio Qashqai, X-Trail, Murano, modelli tutti di grande successo. Kicks non è un semplice crossover, a modo suo e con le debite proporzioni, rappresenta anche lui una piccola rivoluzione al pari di e-Bio e BladeGlider. L’intrigante sport utility, infatti, apre una strada nuova e la sensazione è che, come spesso avviene con Nissan, verrà a breve seguita da altri. Kicks, infatti, almeno per il momento, verrà prodotto solo in Brasile per essere esportato in oltre 80 mercati di tutto il mondo. Dov’è la novità? Nel nuovo scacchiere globale non è certo la prima volta che un modello viene assemblato in un solo stabilimento per essere poi venduto in tutti i continenti.

Il Brasile è un grande paese, con tanto territorio e tanti abitanti, è già un importante mercato, ma ha enormi possibilità di crescita. Un po’ come avviene in Cina, per avere un ruolo da quelle parti bisogna produrre sul posto e tutti i costruttori (almeno una ventina) hanno realizzato le loro fabbriche generando una capacità produttiva enorme, ma senza precise strategie di esportazione. Diversi esemplari di numerosi modelli prodotti in Brasile hanno attraversato gli oceani, ma sempre in numeri limitati poiché fondamentalmente erano stati pensati per le esigenze dei clienti locali in parte diverse (almeno finora) rispetto a quelle delle nazioni automobilisticamente più avanzate. In Sudamerica in cima alla lista delle priorità ci sono la robustezza, l’accessibilità, la facilità di gestione che mettono in secondo piano la qualità percepita, il design, l’avanguardia tecnologica.

Ora Nissan ribalta lo scenario convinta (non è l’unica) che ormai anche in Brasile ci sia una fascia alta pronta a decollare se stimolata con i prodotti premium finora importati (e quindi gravati da tasse elevate). Kicks, quindi, è un crossover prodotto nel paese della “grande foresta”, ma pensato e progettato per il mercato globale con tutte le chicche rese disponibili dalla recente tecnologia. Il crossover nasce sulla moderna “V Plataform” di Nissan, ha un’aerodinamica molto curata e un design messo a punto dal team diretto dal “vice president” Shiro Nakamura, il lavoro più corposo è stato fatto dai centri stile di Atsugi in Giappone e da quello di San Diego in California, ma ha dato il suo contributo anche la sede di Rio de Janeiro. I legami con gli altri modelli della famiglia sono forti, i gruppi ottici “decisi” (quelli posteriori sono a boomerang) ricordano Juke, nel frontale spicca la griglia V-Motion che caratterizza pure la nuova GT-R, il tetto è spiovente, la linea di cintura alta, i montanti di color nero fanno sembrare la vetratura continua, come fosse la visiera di un casco.

Il propulsore montato sui primi esemplari destinati al mercato sudamericano è l’1.6 da 119 cv, ma la moderna fabbrica di Resende (è stato il primo stabilimento della storia a ospitare il passaggio della torcia olimpica) produce anche il motore tre cilindri 1.2 e per l’Europa non è certo escluso il diesel. Quello che maggiormente sorprende, e che sarà valido con qualsiasi powertrain, sono le dotazioni di sicurezza, le doti dinamiche, gli equipaggiamenti, la qualità dei materiali e la cura delle finiture. Kicks viene presentato con il sofisticato cambio automatico a variazione continua, ha un grande display centrale che gestisce tutte le funzioni dell’auto e può avere pure il cruscotto digitale, chicca esclusiva per la categoria anche per le vetture europee.

Il volante è tagliato in basso e ospita numerosi comandi, la parte centrale della plancia è molto “soft” e con cuciture a vista. Spiccano i dispositivi che consentono di vedere l’intero panorama intorno all’auto (Around View Monitor) e avvisano in caso di oggetti in movimento (Moving Object Detection). Non manca certo la telecamera di retromarcia. L’Active Trace Control (frena le singole ruote anche se l’auto non è in sbandata) svolge la funzione di Torque Vectoring e rende fluida e precisa la guida coadiuvato dall’effetto di freno motore quando necessario. Kicks è lungo 429 cm, ha un generoso passo di 261 cm ed ha un bagagliaio di 338 litri.
 

 

 

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Giovedì 1 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 11:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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