Il nuovo Jeep Compass in versione Limited

Jeep Compass, un Suv compatto per l'Europa: affascinante nel look e al top della tecnologia

di Giampiero Bottino
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LISBONA – Jeep Compass, il nuovo che avanza. La cura italiana giova al marchio-simbolo del fuoristrada: la rivisitazione stilistica della gamma, avviata fin dagli albori dell'integrazione tra Fiat e Chrysler – iniziata con il salvataggio del gruppo Usa nel 2009 e culminata 5 anni dopo con la nascita di FCA – coinvolge ora quello che al momento del debutto nel 2006 era il modello d'accesso al mondo Jeep.

Con l'avvento della nuova generazione, Compass sveste i panni squadrati e non sempre aggraziati del “brutto anatroccolo” per trasformarsi in cigno. Il look è pienamente integrato nel nuovo corso stilistico del marchio: nonostante le dimensioni leggermente superiori (la lunghezza è di 4.398 mm), la piattaforma è quella – opportunamente adattata – della Renegade, mentre molti dettagli stilistici richiamano altri modelli della casa come la top di gamma Grand Cherokee, alla quale si ispira non solo l'inconfondibile griglia a 7 feritoie ma anche la filosofia di prodotto, finalizzata a offrire gli stessi contenuti premium declinati in un package più compatto.

L'attenzione riservata al family feeling non ha impedito ai designer che hanno definito le linee della vettura nel centro stile del Michigan di tener conto delle tendenze del settore: la Compass si inserisce a pieno titolo nel filone dei Suv compatti delle linee fluide e filanti che ne accentuano il carattere sportivo. Ma che nel caso della nuova Jeep non entrano in conflitto con l'abitabilità e il comfort che abbiamo apprezzato sulle strade portoghesi.

Sullo stesso percorso si sono fatte valere anche le doti dinamiche della nuova Jeep, che su asfalto ha esibito un handling di stampo tipicamente europeo, rivelandosi agile, brillante e precisa in tutte le situazioni, nonostante lo sterzo a volte troppo morbido e caratterizzato da un evidente gioco del volante al quale non eravamo più abituati. A rendere ancora più piacevole il viaggio ha contribuito il tetto doppio tetto panoramico ad azionamento elettrico che, quando viene aperto completamente, trasforma la Compass in una sorta di cabriolet, pur mantenendo gli occupanti al riparo da qualsiasi turbolenza grazie alla straordinaria efficienza del frangivento incernierato sopra il parabrezza.

La gamma motori è interamente composta da unità di origine italiana. Ne fanno parte i turbodiesel Multijet II 1.6 da 120 cv, abbinato al cambio manuale a 6 marce e orientato più alla sobrietà che alle prestazioni pure, e 2.0 da 140 e 170 cv, il primo dei quali offre l'alternativa tra il cambio meccanico e l'automatico a 9 rapporti che invece è standard con la motorizzazione più potente. Per quanto riguarda l'alimentazione a benzina, certamente la meno richiesta in Europa e soprattutto in Italia, Compass propone un 1.4 da 140 cv con tecnologia MultiAir di seconda generazione e cambio automatico a 9 rapporti di serie.

Brillante e piacevole da guidare sull'asfalto, è nei percorsi off-road che la Compass fa la differenza rispetto a concorrenti dal comportamento stradale più automobilistico, mettendo a frutto l'impareggiabile know-how del brand e le soluzioni tecnologiche più evolute in questo specifico campo. C'è per esempio il Jeep Active Drive che assicura il passaggio fluida a qualsiasi velocità dalla trazione integrale alle più sobrie due ruote motrici, mentre nella versione Low mette a disposizione le marce ridotte indispensabili sui percorsi più impegnativi.

Entrambi i sistemi sono provvisti del Selec-Terrain che consente di selezionare tra Auto, Snow, Sand e Mud (e nelle varianti più votate all'off-road anche Rock) la modalità di guida e la regolazione degli assetti più adatte al tipo di terreno da affrontare, coordinando per ciascuna modalità fino a 12 diversi sistemi. E la più completa versione – la 8.4 Nav – del sistema di infomobilità Uconnect offre delle schermate specifiche che forniscono informazioni puntuali e precise di tutti i parametri significativi nel fuoristrada, e che consentono anche di valutare le performance del guidatore in questa particolare specialità.

Anche “in” strada, comunque, i supporti tecnologici non mancano. Grazie all'impiego combinato di laser e radar, per esempio, la Compass è in grado di prevenire eventuali collisioni anche correggendo gli errori del guidatore, oppure mantenendolo nella corretta corsia di marcia. Il cruise control adattativo rispetta automaticamente la distanza di sicurezza, mentre l'assistenza al parcheggio esegue autonomamente la manovra sia in parallelo che perpendicolare alla strada, e al momento dell'uscita controlla il traffico in avvicinamento grazie alla telecamera dedicata.

Disponibile in tre diverse varianti riconoscibili in base alle dimensioni del display – 5.0, 7.0 e la già citata 8.4 Nav – il sistema Uconnect gestisce la connettività anche grazie alla compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay, mentre l'app Uconnect Live – una volta scaricata sul proprio smartphone – garantisce la possibilità di accedere dall'auto, tramite il display touch screen, a milioni di tracce musicali, all'agenzia Reuters per avere informazioni sempre aggiornati, ai social media come Facebook e Twitter per restare in contatto con i propri amici.

A listino da luglio nella versioni Sport (riservata alla motorizzazione a benzina), Longitude e Limited, oltre che con l'allestimento di lancio Opening Edition, la nuova generazione della Jeep Compass propone la trazione integrale solo con il turbodiesel 2.0 in entrambi i livelli di potenza, mentre il Multijet II 1.6 e il MultiAir 1.4 sono disponibili esclusivamente con le due ruote motrici. I prezzi sono compresi 25.000 e 39.750 euro, con un livello medio che un attento posizionamento ha collocato esattamente a metà del panorama dei Suv compatti: 1.500 euro in più della media dei concorrenti mainstream, 2.000 in meno dei modelli premium.
 

 

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Venerdì 9 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 15-06-2017 17:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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