Emanuele Pirro nel 1986 al volante della March 86B Cosworth

Vallelunga story, dalla F3000 al Moto Racing Program: sfide mozzafiato tra Pirro, Zanardi e Giovanardi e duelli tra Lucchinelli, Uncini e Cadalora

di Franco Carmignani
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Gli anni Ottanta-Novanta sono molto importanti nella storia di Vallelunga, ricchi sul piano sportivo, ma anche sul piano storico, lanciando un ponte decisivo verso le nuove realtà del Duemila.

Il 7 settembre 1980 si disputa l’ultima edizione della 6 Ore - Trofeo Giunti mondiale che regala alla Lancia, terza sotto la bandiera a scacchi con la Beta Montecarlo di Riccardo Patrese ed Eddie Cheever, il titolo iridato ed a Roberto Marazzi-Giorgio Francia la grande soddisfazione della vittoria assoluta con l’Osella PA8 BMW a 144 km/h di media. Dalla combattuta gara di contorno riservata alla nuova Formula Fiat Abarth, in sede di omologazione arriva il titolo per un giovane ex kartista romano destinato ad una grande carriera, Emanuele Pirro, futuro recordman italiano alla 24 Ore di Le Mans con cinque vittorie.
 

 

E in tema di nuovi talenti in questi anni l’autodromo romano ne battezza molti. In F3 a più riprese si impongono Mauro Baldi e Ivan Capelli destinati all’approdo in F1; in grande evidenza anche l’altro romano Luigi Giannini e l’umbro Enzo Coloni. In F2 è pure la volta dei piloti italiani. Nel 30° Gran Premio Roma si mette in luce uno scatenato Andrea De Cesaris al volante di una March 802- BMW, mentre nelle edizioni del 1982 e 1983 trionfano Corrado Fabi con la March 822 BMW e a Beppe Gabbiani che sigla il nuovo record del circuito.

Il ciclo dei Gran Premi Roma F2 si conclude il 13 maggio 1984, vent’anni dopo il debutto del 1964, con la vittoria del neozelandese Mike Thackwell con la Ralt RH6 Honda, il primo a segnare un record sul giro oltre il “muro” dei 170 km/h.

Il testimone passa alla F3000 che debutta nel 1985 con la grande vittoria di Emanuele Pirro, e proseguirà poi negli anni con gli exploit di Ivan Capelli, Stefano Modena, Fabrizio Giovanardi ed Alex Zanardi!

Di grande spessore sono anche le 500 Km Turismo. Sono gli anni delle sfide della BMW con Jaguar, Rover e Volvo e lo spettacolo è garantito, con la costante delle vittorie di Umberto Grano con le macchine della Casa bavarese. Nell’88 anche una presenza “illustre” con Mark Thatcher, figlio della premier britannica, che corre con una BMW M3.

Ma la grande novità degli anni Ottanta arriva dalle due ruote con il varo del Moto Racing Program del Flammini Group. Quella dell’MRP è davvero un’epopea memorabile. Vallelunga vede in pista tutti i grandi protagonisti del motociclismo. Da Lucchinelli ed Uncini, ai vari Luca Cadalora, Fausto Gresini, Pier Francesco Chili, Loris Reggiani, Marcellino Lucchi, Fausto Ricci, Olivier Jacques, ed i nuovi big delle Superbike come Fabrizio Pirovano, Giancarlo Falappa, Davide Tardozzi, Raymond Roche, Freddy Merkel ecc. C’è anche l’esplosione del talento di Max Biaggi, mentre più tardi, ma siamo già negli anni Novanta, il passaggio a Vallelunga tocca anche per Valentino Rossi e Marco Melandri! Ma ci piace ricordare anche altri personaggi meno fortunati ma molto amati dagli sportivi come Maurizio Messere, Aldo Presciutti e Marco Papa.

Sempre negli anni Ottanta si comincia a parlare di un possibile allungamento della pista contemporaneamente all’idea lanciata dallo stesso Flammini di far disputare un Gran Premio di F1 a Roma nell’area del Palazzo dello Sport all’Eur. Luciano De Luca ha già pronto un disegno, con una soluzione simile a quella che sarà realizzata venti anni più tardi, ma è la mancata concessione dei terreni, che costringe a rimandare l’iniziativa. Intanto si va avanti con il miglioramento della sicurezza, con le nuove vie di fuga nelle principali curve, e la costruzione del nuovo complesso che comprende box, uffici e terrazze. C’è anche un tabellone luminoso alla Curva Roma, ben visibile, recuperato allo Stadio Olimpico all’epoca dei lavori di Italia 90.

C’è da registrare un altro importante avvenimento con la creazione della Scuola di Pilotaggio Federale, che dall’82 rileva la struttura di Henry Morrogh trasferitasi a Magione, non prima di aver lanciato la formula delle gare Club. La nuova Scuola di Vallelunga è dotata di strutture e programmi moderni, tanto da renderla una sorta di Università del volante, da cui in trent’anni passeranno praticamente tutti i nuovi big dell’automobilismo italiano e non solo. Nata inizialmente come Scuola Velocità, sarà presto affiancata anche dalla Scuola Rally, che tra gli altri lancerà il futuro quattro volte campione del mondo Tommi Makinen.

La Scuola, diretta da Cristiano Del Balzo, vedrà tra altro anche il ritorno a Vallelunga di Roberto Lippi, che nel frattempo ha concluso il suo impegno in Ferrari a Maranello. Più avanti, siamo già negli anni duemila, arriveranno anche i Supercorsi Federali a fine stagione, che hanno laureato tra gli altri Simona De Silvestro, Eddie Cheever III, Luca Ghiotto e Antonio Fuoco nella velocità, Umberto Scandola, Stefano Albertini, Alessandro Bosca e Michele Tassone tra i rallisti … Complessivamente fino a tutto il 2014 sono stati organizzati a Vallelunga circa trecento corsi pista e rally, frequentanti da non meno di duemila allievi. Dal 2015, in poi, la Scuola, ora diretta da Raffaele Giammaria, è passata direttamente sotto l’egida ACI Sport.

A caratterizzare gli anni Novanta è soprattutto il Superturismo. La serie promossa dalla Salerno Corse fa tappa a più riprese a Vallelunga. E’ uno spettacolo unico, per certi versi irripetibile, caratterizzato dalle sfide tra Audi Quattro, Alfa 155, BMW e Peugeot, con piloti di livello internazionale, in alcuni casi di F1, come Emanuele Pirro, Karl Wendlinger, Johnny Cecotto, Roberto Ravaglia, Stefano Modena, Fabrizio Giovanardi, Emanuele Naspetti, Dindo Capello, Gabriele Tarquini, Tamburini. Gare eccezionali supportate anche dal CIVT con protagonisti tra gli altri i romani Giancarlo Naddeo, Maurizio Milla e Franco Zadotti, e i preparatori Patriarca, Tamburini, Vaccari, che riempiono di pubblico le bianche tribune dell’autodromo, con tanto di tifo calcistico.

Rinasce anche la Sei Ore, questa volta per merito di Sergio Peroni, capace di convogliare a Vallelunga le migliori supercar come la Ferrari F40, la McLaren F1 GTR, e le migliori Turismo come le BMW.

La fine degli anni Novanta è contrassegnata ancora da due grandi avvenimenti. L’inizio del nuovo e decisivo ciclo di lavori di ammodernamento della pista ma anche dell’intero sito e lo spettacolare Ferrari Day del 6/7 novembre 1999 che lanciano Vallelunga verso le realtà più avanzate del nuovo millennio…

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Lunedì 20 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 21-11-2017 18:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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