Il nuovo Nissan Qashqai

Nuovo Qashqai, accelera il Re di tutti i crossover. Nissan rinnova il suo bestseller

di Sergio Troise
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VIENNA - Dieci anni vissuti da leader assoluto, come apripista di una nuova categoria di veicoli, i Suv/crossover di dimensioni compatte che prima semplicemente non esisteva e oggi conta oltre venti concorrenti diretti. Non era facile rinnovare il Qashqai, ma dopo 3,3 milioni di unità distribuite nel mondo (2,3 in Europa, 256.000 in Italia) e un’ottantina di premi internazionali, tra i quali ben 19 “Auto dell’anno”, il discorso andava affrontato. Se non altro per la necessità di adeguare il prodotto alle tante nuove tecnologie rese disponibili dalle attività di ricerca e sviluppo. E poi, non c’è adeguamento generazionale che non incida anche sullo stile.
 

 

Nel corso del 2016 i vertici della casa giapponese hanno deciso dunque di mettere mano alla terza generazione del loro veicolo superstar (la prima risale al 2007, la seconda al 2014). E, ben consapevoli del ruolo rivestito dalla componente europea del prodotto (costruito nello stabilimento inglese di Sunderland) hanno messo al lavoro un team di specialisti provenienti dalle sedi Nissan del Regno Unito, della Germania e della Spegna. L’obiettivo loro assegnato era molto semplice: innovare senza stravolgere e tenendo ben in conto l’opinione dei clienti. E’ nato così il nuovo Qashqai.


Dopo l’anteprima del marzo scorso sotto i riflettori del Salone di Ginevra, il rinnovato Suv/crossover euronipponico è stato presentato a metà giugno a Vienna, dove la Nissan ha illustrato nei dettagli le novità della nuova generazione, precisando però che le consegne in Italia cominceranno non prima di settembre. Il listino prezzi sono compresi in un range tra 20.950 e 37.150 euro, con variazioni legate, ovviamente, agli equipaggiamenti previsti nelle varie versioni.


Alla base della nuova gamma ci sarà la Visia, al top la Tekna+; nella fascia intermedia ci sarà da scegliere tra Acenta, Business, N-Connecta e Tekna. Come è facile immaginare, la parte alta della gamma offrirà equipaggiamenti superiori, sedili rivestiti in pregiatissima nappa, accorgimenti come il supporto lombare e due posizioni memorizzate per il guidatore, oltre che una serie di dotazioni hi-tech per l’assistenza alla guida e il comfort altrimenti escluse o previste come optional.

Esteticamente il nuovo Qashqai non si discosta molto dal modello uscente. Quasi invariato nelle dimensioni (la lunghezza passa da 4377 a 4394 mm) si distingue essenzialmente per il nuovo frontale, imperniato sulla calandra caratterizzata dal motivo decorativo denominato V-Motion; nuovo anche il sistema d’illuminazione, con fendinebbia e indicatori di direzione integrati nel paraurti, fari anteriori e luci posteriori a Led con “firma” tridimensionale. Nuovi i cerchi in lega, disponibili nelle misure da 17, 18 e 19 pollici.


Gli interni sono ora più vicini a quelli di un’auto di categoria premium, grazie all’impiego di materiali che assicurano qualità alla vista e al tatto. Il cruscotto è stato ridisegnato, anche se è rimasta la tradizionale strumentazione analogica, mentre sono nuovi il volante e i sedili. Resta ottima l’abitabilità per quattro persone, ma si può viaggiare abbastanza bene anche in cinque.

Le motorizzazioni prevedono soluzioni a benzina e diesel, di cilindrata compresa tra 1,2 e 1,6 litri e potenze di 110, 115 e 163 cv. Cambio manuale o automatico a variazione continua, trazione anteriore o integrale a controllo elettronico (entra in funzione se necessario, in maniera autonoma, quando l’auto percepisce di non avere sufficiente grip su un fondo difficile). Consumi ed emissioni sono in linea con le moderne tecnologie applicate ai motori termici, ma il propulsore più “attento” è il 1500 dCi da 110 cv, con 3,8 litri/100 km e 99 gr/km di CO2.

Su strada (e nel fuoristrada leggero) il nuovo Qashqai si conferma un crossover agile e maneggevole, facile da guidare in tutte le condizioni. La casa giapponese ha introdotto alcune novità interessanti, mirate a migliorare la dinamica di marcia e il comfort. Sono stati rivisti gli ammortizzatori, con riduzione della taratura delle molle e modifica dei componenti in gomma, e ciò comporta una migliore risposta del telaio su tracciati sconnessi. La rigidità della barra antirollio, inoltre, è stata aumentata per garantire migliori prestazioni in termini di manovrabilità. Il beccheggio si è ridotto, a beneficio della dinamica di marcia. Ciò lo si deve probabilmente al sistema Active Ride Control. Ma la percezione d’una migliore maneggevolezza e di un migliore controllo in curva si spiegano, probabilmente, anche con l’aumentato spessore dell’albero dello sterzo e con la nuova tecnologia Active Return Control, grazie alla quale il volante torna al centro in modo più naturale, garantendo maggior precisione di guida.
 

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Giovedì 20 Luglio 2017 - Ultimo aggiornamento: 22-07-2017 17:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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