La Kia Niro

Kia partner di “Wings for life”, quando lo sport fa bene alla ricerca

di Mattia Eccheli
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MILANO – Un inseguimento solidale, questo è “Wings for life”, la prima corsa benefica che si disputa contemporaneamente in 24 luoghi del mondo con il coinvolgimento di persone di 155 nazionalità ed il cui scopo è quello di raccogliere fondi per finanziare la ricerca sui danni al midollo spinale. In Italia, l'evento è sostenuto da Kia Motors, che ha scelto il proprio crossover ibrido, Niro, come “catcher car”.

La formula è intrigante, perché prevede che la vettura scatti mezz'ora dopo la partenza degli atleti. Supportata da Red Bull, “Wings for Life” (ali per la vita) prevede che la vettura diventi una sorta di traguardo mobile. Un concept originale che prevede anche la “consacrazione” immediata di un unico vincitore (per genere) a livello planetario.

La “catcher car” dovrà superare i runner s aumentando la velocità strada facendo. L'ultimo uomo e l'ultima donna a venire raggiunti saranno dichiarati vincitori. In Italia, l'iniziativa è accompagnata da Kia, che a deciso di affida a Niro il compito di “risucchiare” i corridori, sfruttando anche le sue potenzialità ibride (per inquinare meno in città).

La prova italiana di “Wings for Life” è in programma a Milano il 7 maggio. Per i primi 40 chilometri il tracciato si snoda nel cuore del capoluogo, imboccando poi la strada per Pavia. Lo scorso anno i partecipanti alla manifestazione erano stato 140.000. Erano stati raccolti fondi per un totale di 6,6 milioni di euro. «Quella con Wings for Life e Red Bull – ha sintetizzato Giuseppe Mazzara, direttore Marketing Communication & PR di Kia Motors Italia – è una partnership che rispecchia al meglio i valori del brand Kia in affinità con quelli di Red Bull: la capacità di innovare, sorprendere e comunicare con uno stile sempre originale».
 

 

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Venerdì 23 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 10:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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