La Fiat 500L Living è proposta sia a metano che a GPL

Fca spinge il gas, gli incentivi si rafforzano: i modelli a metano e Gpl con una riduzione fino a 6mila euro

di Giorgio Ursicino
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TORINO - Democratizzare il cambio automatico e, perché no, anche i carburanti alternativi. Fca punta sull’innovazione e alza gli incentivi sui propri modelli a Gpl e a metano, la gamma più vasta e articolata d’Europa. Su numerose vetture dei brand Fiat e Lancia per tutto il mese di maggio il contributo del costruttore può arrivare a 5.000 euro che salgono a 6.000 acquistando il veicolo con lo speciale finanziamento EcoFree. Fiat si è sempre caratterizzata per la volontà di innovare, in particolare dal punto di vista delle alimentazioni. Sono brevetti Fca innovazioni che hanno fatto la storia come il Common rail, il Multijet e il Multiair, dispositivi che esaltano l’efficienza, incrementando le prestazioni e riducendo contemporaneamente emissioni e consumi.

Il marchio torinese festeggia proprio quest’anno il ventennale della prima vettura italiana a metano prodotta in serie, una Marea 1.6 BiPower. Attualmente il gas naturale è una delle risposte migliori alla richiesta di mobilità sostenibile; è infatti ecologico, sicuro, pratico ed economico. Facilmente disponibile, consente di parcheggiare nelle autorimesse, anche in quelle interrate. Può contare su un’autonomia elevata poiché le Fca a metano sono BiFuel e al tradizionale serbatorio a benzina abbinano quello del gas. Sulla Panda 0.9 Twin-Air Natural Power si possono percorrere circa 770 chilometri con la benzina ai quali si aggiungono i 370 garantiti dal metano che portano il totale no-stop a quasi 1.200 chilometri. Molte amministrazioni regionali, inoltre, garantiscono l’esenzione del bollo o una significativa riduzione del suo prezzo. Interessanti tagli anche dei costi chilometrici del carburante: andando da Roma a Torino con una Panda a gas naturale si spende il 43% in meno rispetto a chi con la stessa vettura viaggia utilizzando benzina.

Ma i vantaggi più consistenti sono forse per l’ambiente poiché rispetto ai carburanti tradizionali le emissioni di CO2 possono scendere fino al 40%, quelle di NOx si riducono di oltre il 90%, quelle di particolato praticamente si azzerano. Poi ci sono gli ulteriori vantaggi garantiti dal biometano. Dallo scorso mese di marzo Fca sta sperimentando alcuni esemplari di Panda Natural Power (il modello a gas naturale più venduto del Continente) alimentandola in esclusiva con biometano prodotto da fanghi di depurazione e acque reflue. Le vetture percorreranno oltre 80 mila chilometri fornendo dati importanti su cui lavorare ai tecnici del centro ricerche Fca.

Proprio in questi giorni è in corso a Goteborg una conferenza internazionale sui biocarburanti ed è emerso che il nostro paese ha già 1.500 impianti in grado di produrre biogas con una capacità di 2,4 miliardi di metri cubi di biometano l’anno, una quantità che potrebbe alimentare circa due milioni di autovetture. Secondo le previsioni nel 2030 si potrebbe arrivare a 8,5 miliardi di tonnellate l’anno in grado di coprire il 15% dell’intero fabbisogno del Paese. Tenendo conto dell’indice “well to wheel” (dal pozzo alla ruota) un veicolo a biometano genera il 97% di impatto in meno rispetto ad uno analogo alimentato a benzina, cioè quanto una vettura a batterie che si rifornisce di elettricità generata da fonti pulite come l’eolico.

Fca ha in gamma numerosi veicoli a gas, rientrano negli incentivi 13 modelli, sei a metano, sette a Gpl. Fra i primi la Ypsilon, la Panda, la Punto, la 500, la 500L, il Qubo e il Doblo; fra i secondi la Ypsilon, la Panda, la 500, la Punto, la 500L, la 500X e la Tipo). Per i veicoli commerciali di Fiat Professional gli incentivi possono essere molto più consistenti ed arrivare a 12 mila euro come per il Ducato.
 

 

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Sabato 27 Maggio 2017 - Ultimo aggiornamento: 21:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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