Una Formula E all'ombra del Colosseo

Formula E, Agag spera nell'e-Prix di Roma. Anche Sticchi Damiani al lavoro per l'evento

di Mattia Eccheli
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BERLINO – Roma è vicina. La Formula E, il circuito Fia riservato alle monoposto elettriche, potrebbe sbarcare nella città Eterna la prossima stagione. «Speriamo», ha sorriso Alejandro Agag, il Ceo del campionato mondiale a zero emissioni. Il manager spagnolo nonché genero dell'ex primo ministro iberico Josè-Maria Aznar sarà nella capitale giovedì per gli incontri probabilmente decisivi.

Per l'Italia si tratterebbe del debutto nel circuito del futuro, quello politicamente corretto, che rispetta l'ambiente annullando le emissioni acustiche e atmosferiche. Solo che a Roma ci sarebbero problemi in parte logistici – occorre individuare un percorso adeguato con il fondo “giusto” che possa venire interdetto al traffico per almeno quattro giorni senza bloccare la capitale – ed in parte economici.

L'obolo che serve per garantirsi l'evento è abbordabile (si parla di un milione di euro), ma poi ne servono quasi dieci volte tanto per sostenere il resto dei costi organizzativi. Il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani lavora per portare il circuito a Roma, ma anche altre località nazionali sono interessate e stanno lavorando su altri fronti per assicurarsi una prestigiosa tappa della Formula E.

Le monoposto elettriche corrono nei centri delle città e vanno incontro ai tifosi anziché il contrario. I suoi protagonisti si possono incontrare nel grande padiglione comune (a Berlino di Grassi circolava con il monopattino) e tutti i piloti presenziano regolarmente ad una “sessione” di autografi per i tifosi. Allo storico aeroporto di Tempelhof, ad esempio, stavano seduti dietro i vecchi banchi del check-in.
 

 

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Sabato 10 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 05-07-2017 16:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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