La Mercedes W05 di Lewsi Hamilton sui saliscendi dell'Hungaroring

Prove GP Ungheria: le Ferrari inseguono le Mercedes di Hamilton e Rosberg

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HUNGARORING - Lewis Hamilton si conferma il più veloce del lotto anche nella seconda sessione delle prove libere del Gp d'Ungheria, undicesima prova del mondiale di Formula 1 che si correrà domenica all'Hungaroring di Budapest.


L'inglese della Mercedes ha abbassato di quasi un secondo e mezzo il tempo del mattino, chiudendo con 1'24”482. Alle sue spalle, come un'ombra, il compagno di squadra e leader del Mondiale Nico Rosberg (1'24”720), e il campione del mondo in carica Sebastian Vettel con la Red Bull (1'25”111). Il tedesco ha scalzato Kimi Raikkonen dalla terza posizione che aveva stamattina, ora il finlandese è sesto (1'25”730), mentre Fernando Alonso con l'altra Ferrari è rimasto quarto (1'25”437), sempre a circa un secondo da Hamilton. Tra i due ferraristi si è inserito il danese Magnussen (McLaren, 1'25”580). Settimo tempo per Ricciardo (Red Bull, 1'25”983), seguito da Bottas (Williams, 1'25”999), Button (McLaren, 1'26”234) e Massa (Williams), decimo a circa due secondi.

Il pilota britannico Lewis Hamilton spera di rinnovare il suo contratto con la Mercedes, la scuderia che sta dominando questa stagione di Formula 1. «La Mercedes è la mia famiglia sin da quando sono entrato in Formula 1. Penso che questo non cambierà», ha affermato Hamilton a Budapest, dove in questo fine settimana si disputa il Gran Premio d'Ungheria, undicesima prova del mondiale. Il 29enne britannico e la Mercedes hanno più volte dichiarato la loro intenzione di prolungare l'accordo che scade nel 2015. «Sono sicuro che qualcosa accadrà già quest'anno. Ho sempre dichiarato che io non guardo altrove», ha aggiunto il driver di Stevenage che ha nella sua carriera nel circus ha corso dal 2007 al 2012 con la McLaren-Mercedes per poi approdare alla Mercedes nel 2013.

Secondo i media britannici il campione del mondo 2008 dovrebbe raggiungere un accordo triennale con il team di Stoccarda per la cifra di 88 milioni di euro. Il suo compagno di squadra, il tedesco Nico Rosberg, ha recentemente rinnovato il suo contratto con la Mercedes «per diversi anni», ma non ha rivelato esattamente per quante stagioni. Hamilton, secondo nella graduatoria iridata alle spalle di Rosberg ha concluso dicendosi certo del fatto che la Mercedes non stia pensando a mettere sotto contratto il tedesco Sebastian Vettel, 4 volte campione del mondo con la Red Bull. «Non mi preoccupa e non credo che Mercedes voglia davvero un altro pilota tedesco».

«La Mercedes è una fonte di motivazione perché ci spinge a fare un lavoro molto migliore per il futuro». Il Mondiale 2014 non ha storia, meglio concentrarsi sulla prossima stagione. Fernando Alonso e la Ferrari hanno poco da chiedere ad un campionato che, di fatto, ha espresso verdetti virtualmente definitivi ancor prima del giro di boa. Il circus andrà in vacanza con due certezze: la Mercedes sarà campione costruttori e i suoi piloti, Nico Rosberg e Lewis Hamilton, si giocheranno il titolo.

«Probabilmente la Mercedes ha sorpreso tutti. Fin da quando eravamo a Jerez e poi in Bahrain per i test con queste nuove vetture dalla tecnologia così complessa, tutti facevamo fatica mentre loro erano già sostanzialmente ok», dice Alonso aprendo il weekend che si concluderà con il Gp d'Ungheria. «Su nove gare ne hanno vinte otto e sono sempre stati in prima fila, quindi probabilmente questa è la vera sorpresa della stagione. Per noi la Mercedes è anche una fonte di motivazione perché ci spinge a fare un lavoro molto migliore per il futuro. Abbiamo fatto dei progressi, ma dobbiamo riuscire ad affrontare e risolvere i problemi e provare ad arrivare al loro livello», aggiunge.

Rispetto al Gp di Germania di domenica scorsa, le prestazioni rimarranno sostanzialmente invariate. «Ovviamente la vettura sarà identica a quella di Hockenheim, dal momento che ci sono stati solo quattro giorni di tempo tra le due gare e che la pista non dovrebbe essere molto adatta a noi perché richiede molta trazione», dice Alonso preparandosi ad una gara in salita. «D'altro canto, c'è da dire che ad ogni gara in questa stagione ci sono state un pò di sorprese. Su alcuni circuiti nei quali ci aspettavamo di essere competitivi lo siamo stati meno, su altri è successo l'opposto, quindi ci avviciniamo a questo weekend con spirito positivo e vediamo qual è il risultato finale», osserva. C'è spazio per analizzare il rapporto con il compagno di squadra dopo quasi metà stagione insieme.

«Di certo io e Kimi lavoriamo molto insieme e tutte le riunioni quest'anno sono abbastanza lunghe perché abbiamo molte cose di cui discutere dopo le gare», dice lo spagnolo. «Diamo costantemente le nostre indicazioni e i nostri suggerimenti in base a quello che vediamo in pista per cercare di aiutare gli ingegneri a trasferire più informazioni possibili a Maranello e a tradurre le nostre indicazioni in idee da apportare sulla vettura. Non c'è stato, dunque, un grande cambiamento rispetto al lavoro che ho fatto in passato con Felipe o con altri compagni di squadra». Il futuro, per ora, è un tema di secondo piano: «Sono nella miglior squadra al mondo, siamo in difficoltà perchè non abbiamo prestazioni. Prima dobbiamo vincere, poi si pensa alle questioni personali».

«Ho fiducia al 100% nella gente che lavora a Maranello e so che abbiamo gli strumenti e le persone per fare il lavoro che ci si aspetta da noi. Sono convinto che possiamo tornare al livello che ci compete già l'anno prossimo». Così il pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen, nel tradizionale incontro con i media avvenuto in vista del Gran Premio d'Ungheria in programma a Budapest. «Spero di avere buone sensazioni e di riuscire a portare la vettura dove ci aspettiamo. Poi mi auguro di avere un weekend privo di problemi nelle sessioni di prove e di poter lavorare come vogliamo - le parole del finlandese sull'impegno all'Hungaroring -. Anche se questa pista è tortuosa e tutti dicono che non si riesce a superare, abbiamo visto in passato che in gara le cose possono cambiare molto rispetto alle qualifiche e quindi stiamo a vedere come va».

Sulle difficoltà stagionali nel trovare le giuste sensazioni al volante della F14 T, invece, il pilota della scuderia di Maranello non si sbilancia: «A volte sono buone, solo che purtroppo non durano a lungo. Lo scorso weekend, però, l'intesa con la vettura era migliorata di nuovo, abbiamo fatto delle modifiche e spero che questo ci consenta di metterci sulla strada giusta e che possiamo posizionarci ad un livello che ci compete». Chiusura dedicata alla figura del nuovo sul team principal Marco Mattiacci: «Non aveva una grande esperienza di Formula 1 quando è arrivato, ma è una persona molto intelligente. Credo che stia facendo un buon lavoro, prendendo le giuste decisioni, ma ci vuole del tempo per entrare nei meccanismi e guadagnarsi la fiducia della gente. Ritengo sia la persona di cui abbiamo bisogno».

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Venerdì 25 Luglio 2014 - Ultimo aggiornamento: 18-05-2016 03:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA