La BMW Serie 2 Gran Tourer a sette posti

Trazione anteriore, 7 posti e tanto spazio:
Serie 2 Gran Tourer, BMW da famiglia

di Giampiero Bottino
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ZARA - I magnifici sette (posti). La citazione cinematografica sembra adattarsi perfettamente alla BMW Serie 2 Gran Tourer, il modello che amplia l’offerta a trazione anteriore della casa di Monaco, presentandosi come il primo Mpv compatto premium in grado di ospitare fino a 7 persone, garantendo a tutti gli occupanti la possibilità di affrontare con comodità anche i lunghi spostamenti che sono nelle corde di questa vettura.

Un’auto che nasce con uno scopo preciso: attirare nell’orbita BMW nuovi clienti che, pur sensibili ai valori del marchio, non avevano mai trovato un modello in grado di soddisfare il bisogno di adeguato comfort e generosa possibilità di trasporto pur senza arrivare ai prezzi e alle dimensioni di vetture come la X5, fino a ieri l’unica 7 posti presente nel listino bavarese: famiglie giovani e dinamiche con bambini, che sono in fondo gli utilizzatori più plausibili della terza fila di sedili, che costringerebbe a qualche sacrificio un adulto di corporatura normale.

Questa configurazione, che in Italia rappresenta un optional da 900 euro mentre su altri mercati, come Francia e Regno Unito è standard, ha rappresentato una sfida non facile per i designer, alle prese con una tipologia di vetture per loro sconosciuta e per certi versi lontana dalla tradizione del brand. Sfida a nostro avviso coronata da successo perché, pur con proporzioni inedite la Gran Tourer si caratterizza per il look gradevole ed equilibrato e per soluzioni estetiche che si riallacciano direttamente alla filosofia BMW, come il frontale basso e aggressivo dominato dall’inconfondibile doppio rene e dai doppi proiettori circolari.

Nell’abitacolo lo spazio a disposizione è davvero abbondante, ben superiore a quello che lascerebbero supporre la lunghezza di 4.556 mm e il suo aumento tutto sommato contenuto (solo 214 mm in più) rispetto alla capofamiglia Active Tourer. Merito di un’architettura intelligente e dei 2.780 mm di passo che hanno consentito di ottenere un’abitabilità generosa e intelligente.

La conquista dello spazio non ha trascurato il vano bagagli che è grande, ben sfruttabile e facilmente adattabile alle diverse necessità: con pochi semplici movimenti i sedili della terza fila spariscono nel pavimento, e altrettanto facilmente il divanetto della seconda fila scorre avanti e indietro, mentre i relativi schienali possono assumere diverse angolazioni, fino a ripiegarsi completamente. In questo modo, la Serie 2 Gran Tourer offre un volume compreso tra 645 e 1.905 litri nella configurazione a cinque posti e da 560 a 1.820 litri in quella a sette. A migliorare la fruibilità del bagagliaio concorrono l’azionamento elettrico del portellone e la possibilità di aprirlo con l’ormai diffuso movimento del piede quando si hanno le mani occupate.

Sono solo alcune delle peculiarità di una vettura che dal punto di vista meccanico non nasconde la stretta parentela con l’Active Tourer, con cui condivide cambi (meccanico a 6 marce, automatico Steptronic con 6 o 8 rapporti) e motori. La gamma disponibile al lancio comprende 5 unità, due delle quali 1.5 a 3 cilindri (benzina 218i da 136 cv e turbodiesel 216d da 116 cv) mentre alla famiglia dei 4 cilindri appartengono i 2.0 a benzina della 220i da 192 cv e turbodiesel della 318d da 150 cv e della 320d da 190 cv inizialmente disponibile solo con la trazione integrale xDrive.

Su strada la Serie 2 Gran Tourer si è comportata in modo più che soddisfacente con entrambe le motorizzazioni disponibili per la prova, e cioè il diesel e il benzina più potenti. Agile nonostante le accresciute dimensioni, dinamica come ci si aspetta da una BMW, riesce a occultare sapientemente i tradizionali punti deboli delle trazioni anteriori, confermando che quanto a performance e comportamento stradale a Monaco hanno ben poco da imparare.

Nell’ampia condivisione di componenti con l’Active Tourer si inseriscono anche i dispositivi elettronici di assistenza alla guida e di salvaguardia della sicurezza, nonché le soluzioni di connettività che si concentrano nel sistema ConnectedDrive nel cui ambito la Gran Tourer tiene a battesimo “MyKidio”, soluzione che rafforza la vocazione familiare dell’auto. Si tratta di un’app – inizialmente offerta solo in Germania – che consente di scaricare contenuti multimediali pensati per le fasce d’età più giovani e capaci di intrattenete i passeggeri più piccoli (e più esposti alla noia dei lunghi tragitti) con filmati, musica ed e-book fatti su misura per loro.

Un’altra soluzione “scaccia noia” è rappresentata dal Travel & Comfort System, ideato per i passeggeri della zona posteriore. Si tratta di un sistema modulare il cui robusto supporto, montato sulle barre dei poggiatesta dei sedili anteriori, accoglie diversi elementi che possono essere montati e smontati rapidamente. Tra questi c’è anche una struttura alla quale fissare i più diffusi tablet, consentendo ai passeggeri di usufruire dei contenuti preferiti. E se si tratta di bambini, i genitori che occupano i posti anteriori possono intervenire per interrompere la visione di contenuti inadatti.

In vendita da giugno, la BMW Serie 2 Gran Tourer è offerta in una versione base abbastanza povera, giustificata dalla volontà di tenere il prezzo d’attacco sotto la soglia dei 30.000 euro, e nei livelli di allestimento Advantage, Sport Line, Luxury Line e M-Sport che enfatizza il temperamento della vettura. BMW Italia ha definito un listino che parte da 28.550 euro per arrivare a 45.150.

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Sabato 2 Maggio 2015 - Ultimo aggiornamento: 11-05-2015 18:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA