Sergio Marchionne con Amedeo Felisa

Ferrari, il Cavallino tutto a Marchionne:
presto anche Ceo se lascia Felisa

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DETROIT - Sergio Marchionne potrebbe mettersi un altro cappello e diventare a breve anche amministratore delegato della Ferrari. In attesa del via libera della Sec, l'organo di controllo della Borsa americana, alla documentazione inviata da Fiat Chrysler Automobiles per la quotazione del 10% della Rossa al Nyse, tornano i rumors sull'imminente addio di Amedeo Felisa.

Da Maranello nessun commento. Felisa, milanese, 68 anni, ha iniziato la sua carriera in Alfa Romeo, di cui è stato direttore dello sviluppo prodotto. È arrivato alla Ferrari nel 1990 come responsabile tecnico e ha guidato il rilancio dell'azienda. È stato nominato amministratore delegato della società a marzo del 2008 dopo le dimissioni di Jean Todt e segue lo sviluppo di tutte le vetture Gt. Vicino a Luca Cordero di Montezemolo, Felisa è rimasto al suo posto in occasione del cambio al vertice con l'inizio dell'era Marchionne. Anche nella documentazione inviata alla Sec viene indicato come ceo della società.

Della Ferrari conosce tutti i segreti tecnici ed è possibile che una volta in pensione mantenga un incarico di consulente. Marchionne, già presidente della casa di Maranello, potrebbe quindi aggiungere un altro incarico alla lunga serie di impegni. Avere anche un ruolo esecutivo gli consentirebbe di gestire al meglio l'Ipo del Cavallino, prevista dopo il 12 ottobre. Un momento storico per la Ferrari, che da gennaio 2016 sarà separata da Fiat Chrysler Automobiles e farà capo direttamente a Exor, la holding della famiglia Agnelli.

Prima della quotazione, in agenda a metà settembre c'è il Salone dell'auto di Francoforte, dove faranno la loro apparizione ufficiale la nuova Fiat 500, presentata a luglio a Torino e la Giulia, primo modello del rilancio Alfa Romeo con altri sette modelli in arrivo entro il 2018. Sarà l'occasione per capire la strategia di Marchionne sul fronte delle alleanze («possiamo andare avanti anche da soli», ha affermato il manager che ha sempre sostenuto la necessità di un consolidamento del settore) e come l'amministratore delegato di Fca intenda affrontare i nuovi scenari dettati dalla crisi che sta investendo la Cina.


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Venerdì 28 Agosto 2015 - Ultimo aggiornamento: 01-09-2015 08:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA