Una frbbrica di vetture

Crisi dell'auto, la proposta Federauto: «Iva
agevolata, in 3 anni 1 milione di auto in più»

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ROMA - Se il Governo adottasse nel 2015 alcune misure specifiche destinate alle famiglie e alle partite Iva il mercato degli autoveicoli in Italia in tre anni aumenterebbe di circa il 23%, con acquisti aggiuntivi intorno alle 966.000 unità.

È quanto emerge da una nota di Federauto redatta al termine dell'ultimo consiglio di amministrazione della federazione che rappresenta i concessionari in Italia e che rilancia la sua proposta, già presentata al Governo, di ridurre l'aliquota Iva per un triennio, con beneficio decrescente, per tutti coloro che acquisteranno un'auto nuova al posto di una con oltre 10 anni di età (circa 14 milioni di autoveicoli). Misura che genererebbe un innalzamento degli acquisti privati del 18% e una domanda aggiuntiva di circa 252.000 auto l'anno e 756.000 nel triennio.

La concessione dell'incentivo sarebbe però condizionata all'esborso da parte delle case automobilistiche di una cifra equivalente a quella dello Stato. Per Federauto credito o deduzione d'imposta sarebbero, invece, le leve utili per sostenere la domanda di auto, veicoli commerciali e industriali destinati alle partite Iva. Per la federazione dei concessionari questo intervento potrebbe generare 210.000 autoveicoli aggiuntivi in 36 mesi, ovvero un incremento del mercato del 5%.

In pratica, se le proposte targate Federauto venissero adottate, «nel triennio considerato il mercato italiano si alzerebbe, sommando i privati alle partite Iva, di circa 966.000 pezzi (+23%). E il quarto anno - precisa Federauto - probabilmente si tornerebbe a un mercato “normale”, un pò per la lenta ma naturale uscita dalla crisi dell'economia reale, un pò perchè l'uscita graduale dagli incentivi non lascerebbe strascichi». Nel Cda si sono affrontante anche le differenze tra le proposte di Federauto e quelle di altre importanti associazioni della filiera.

«Con Unrae, che rappresenta i Costruttori Esteri, abbiamo ampie convergenze di vedute - ha affermato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto -. Convergenze che ci hanno portato, ad esempio, a presentare al Governo un piano congiunto Anfia, Unrae e Federauto per l'eliminazione del superbollo sulle vetture prestazionali. L'unica differenza riguarda i provvedimenti richiesti per i privati, ossia per le famiglie. Infatti - ha proseguito Pavan Bernacchi - Unrae ha puntato sul credito o detrazione d'imposta, mentre Federauto ritiene più efficace puntare sull'Iva agevolata».

Secondo Federauto introducendo l'IVA agevolata per tre anni si alzerebbe il mercato dei privati di circa il 18%, mentre quello derivante dalle partite Iva potrebbe registrare un aumento del 5% grazie al credito e alla detrazione d'imposta. «I numeri parlano da soli - ha concluso il presidente di Federauto - e anche la nostra proposta, con il semplice delta aggiuntivo per lo Stato di IVA e IPT, si autoalimenterebbe e non richiederebbe risorse pubbliche». Comunque, conclude il presidente di Federauto, è inutile farsi illusioni, «al momento non ci sono aperture governative per nessun tipo di provvedimento che riguardi gli autoveicoli».


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Giovedì 25 Dicembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 29-12-2014 11:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA