Andrea Badolati, amministratore delegato di ALD Automotive Italia

Badolati (ALD): «Le priorità delle nostre “Base” sono la mobilità e l’assistenza»

di Nicola Desiderio
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ROMA - Dal “pay per use” fino alla presenza sul territorio. Ecco come può cambiare pelle un operatore di noleggio a lungo termine come ALD che, due anni dopo il lancio di Ricaricar, sta sviluppando la rete dei Premium Point e dei Base Point per offrire sul territorio assistenza e mobilità. Ce lo ha spiegato Andrea Badolati, amministratore delegato di ALD Automotive Italia.
 

 

Ricaricar ha ormai due anni. Che risultati ha dato?
«Ottimi. Oggi abbiamo oltre 2.500 clienti molto soddisfatti per molti aspetti. Il primo è che pagano quanto effettivamente utilizzano della vettura, il secondo è che entrano nel mondo del noleggio a lungo termine nel modo più moderno possibile e senza pensieri».

Questi clienti chi sono, che cosa fanno e da dove arrivano?
«Privati che vengono dalla proprietà e scelgono Ricaricar per sostituire la vettura della moglie che non lavora, o dare l’auto al figlio neopatentato potendone controllare la spesa e il comportamento al volante. Alcuni liberi professionisti scelgono Ricaricar per prendere un’auto ibrida o elettrica».

Le aziende di NLT prima avevano pochi grandi clienti, oggi invece sempre di più tanti e piccoli. Che sta facendo ALD per questo?
«Sta investendo in piattaforme digitali, customer service e formazione del personale per riprogettare i processi interni e portare l’esperienza del cliente ai massimi livelli. Ad oggi i clienti singoli rappresentano il 50% delle nuove acquisizioni, ma anche nella gestione di grandi clienti corporate l’attenzione verso il driver diventa sempre più forte. In entrambi i casi parliamo di un’esperienza individuale che noi dobbiamo rendere soddisfacente, anche attraverso il dialogo con le case i concessionari».

La nuova rivoluzione per ALD è però arrivare sul territorio…
«Abbiamo da tempo collaborazioni con molte case e concessionari, ma negli ultimi 10 anni il territorio non è più coperto in modo capillare. Per questo, abbiamo selezionato i migliori operatori aftersales creando dapprima i Service Point che ora diventano Premium Point, luoghi dove facciamo servizio, consegniamo le vetture e avviene anche un’attività commerciale e di consulenza. Il segmento più avanzato di questi Premium Point sono i Base ALD. Per ora ce ne sono due, uno a Monza e l’altro a Verona, e sono delle vere e proprie stazioni di mobilità dove si fa assistenza, ma anche test drive di auto elettriche e car sharing completamente automatizzato».

Il rapporto con il cliente ridiventa fisico, ma rimane mediato dalla vostra app. Che cosa fa adesso e cosa potrebbe fare domani?
«L’app ha un senso se dietro ha una vera experience priva di punti di frizione. Oggi la nostra app consente già di avere una serie di servizi, offerte e promozioni che soddisfano gli attuali bisogni. Domani vorremmo permettere ai nostri clienti di condividere le loro vetture».

Quali sono gli obiettivi commerciali riguardo alla sua presenza sul territorio?
«Vogliamo continuare a crescere allo stesso ritmo degli ultimi anni raggiungendo le 200mila vetture in flotta. Nel 2018 vorremmo 100-130 Premium Point e 7 Base che nel 2019 diventeranno rispettivamente 150 e 15».

Questi Base ALD in che cosa assomigliano e si differenziano da un concessionario?
«La differenza fondamentale è che Base ALD è un punto che nasce sull’assistenza. È come creare un concessionario da un’officina, una carrozzeria, un gommista o un centro di revisione. Il secondo elemento è che devono essere preposti alla mobilità con una disposizione e una ripartizione degli spazi completamente ribaltate rispetto al concessionario. Il terzo punto è lo spazio dedicato all’incontro con i consulenti per l’ascolto del cliente, ma senza alcuna ansia perché non hanno uno stock da fare fuori».

Anche per l’usato?
«Più della vendita, penso al rinoleggio dell’usato: ad esempio un’auto in car sharing per 2 anni riproposta in NLT per altri 3 anni. L’usato non deve essere un’attività strategica perché noi ne collochiamo il 90% attraverso aste on line: la nostra rete deve essere fondamentalmente assistenza e mobilità».

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Giovedì 14 Dicembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 11:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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