Un operaio al lavoro in una fabbrica di auto

L'Epa accusa: «Alcune parti di software illegali». Fca: «I nostri diesel ok»

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NEW YORK - L’Epa ha spiegato di avere scoperto la presunta violazione da parte di FCA nelle indagini aggiuntive avviate dall’agenzia dopo il settembre 2015, quando è esploso il caso dieselgate di Volkswagen. «Abbiamo avuto un’interazione lunga con l’azienda e test approfonditi prima di decidere di annunciare la cosa», ha aggiunto Cynthia Giles, dell’Epa, che continua a coordinarsi con il California Air Resources Board, autorità californiana che a sua volta ha inviato una notifica a Fca.

L’Epa ha spiegato che Fca potrebbe subire pene in ambito civile e ricevere una ingiunzione per le presunte violazioni. Epa dice di avere scoperto «almeno otto pezzi di software» non comunicati dall’azienda e che possono alterare come i veicoli emettono emissioni. L’agenzia per la protezione ambientale vuole capire se gli «engine management software» non sono altro che «defeat devices», che sono illegali; si tratta, per intenderci, di quelli installati da Volkswagen su 11 milioni di veicoli nel mondo.

«I motori diesel di Fca Us - si legge nella nota - sono equipaggiati con hardware di controllo delle emissioni all’avanguardia, ivi incluso la tecnologia selective catalytic reduction (Scr). Ogni costruttore automobilistico deve utilizzare varie strategie per controllare le emissioni al fine di realizzare un equilibrio tra le prescrizioni di Epa relative al controllo delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e le prescrizioni relative alla durata, prestazioni, sicurezza e contenimento dei consumi. Fca Us ritiene che i propri sistemi di controllo delle emissioni rispettino le normative applicabili».

«Fca Us ha speso mesi - prosegue il comunicato della società - nel fornire una mole di informazioni all’ Epa e ad altre autorità governative e in diverse occasioni ha cercato di spiegare le proprie tecnologie di controllo delle emissioni ai rappresentanti dell’ Epa. Fca Us ha proposto diverse iniziative per risolvere le preoccupazioni dell’ Epa, incluso lo sviluppo di estese modifiche del software delle proprie strategie di controllo, che potrebbero essere immediatamente applicate nei veicoli in questione, per ulteriormente migliorarne le prestazioni in termini di emissioni».

Fca Us auspica «fortemente di poter avere quanto prima la possibilità di incontrare l'enforcement division dell'Epa e rappresentanti della nuova amministrazione, per dimostrare che le strategie di controllo di Fca sono giustificate e pertanto non costituiscono “defeat devices” in base alla normativa applicabile e risolvere prontamente la questione». Lo afferma nella nota in cui replica all'Epa.
 

 

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Venerdì 13 Gennaio 2017 - Ultimo aggiornamento: 00:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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