La gamma Land Rover sull'Etna

Global Brand Expedion, Land Rover cresce ancora: gamma più ampia e vendite record

di Giorgio Ursicino
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CATANIA - Land Rover, un successo planetario. Nell’edizione 2017 dell’ormai tradizionale “Global Brand Expedition” la prestigiosa azienda britannica ha consentito di mettere alla prova le doti dei suoi più recenti modelli e svelato i numeri dell’anno fiscale che si è chiuso da poco e che, ormai come avviene da tempo, sono straordinariamente positivi. Contemporaneamente, nella baia delle Bermuda, il catamarano dell’Ovale Verde con Sir Ben Ainslie al timone combatteva contro Emirates New Zealand per entrare nella finale della Louis Vuitton Cup, la porta d’ingresso alla mitica Coppa America.

Planando sull’acqua i due catamarani che parlano inglese si sono sfidati a colpi di strambate e sono stati gli esperti kiwi ad avere la meglio proponendosi di nuovo come challenger contro i defender di Oracle. Quando la barca era ancora in acqua, però, l’azienda di Solihull ha rinnovato l’appoggio al baronetto di Sua Maestà nell’ambizioso programma che ha come target il rientro dell’America’s Cup a casa dopo un esilio lungo oltre un secolo e mezzo.

Come è già avvenuto quest’anno Land Rover non sarà di certo un semplice sponsor, ma un vero partner tecnologico che, con i suoi ingegneri, i suoi computer e la sua esperienza, darà un contributo fondamentale alla progettazione e lo sviluppo del futuro gioiello che prenderà parte alla prossima edizione della Coppa. Da quando ha cambiato azionista, il costruttore che produce le altrettanto esclusive Jaguar è cresciuto senza sosta, da tutti i punti di vista.

Si è allargata la gamma, ora strutturata in tre grandi famiglie sempre più numerose, si è spostato il baricentro del brand dal premium verso il luxury e, soprattutto, sono cresciuti le vendite, i ricavi e profitti nonostante i cospicui investimenti che continuano a essere effettuati. Daniele Maver, presidente e ad di JLR Italia, ha illustrato i numeri della crescita. Nell’esercizio che si è concluso il 31 marzo la Jaguar Land Rover per la prima volta nella sua storia gloriosa ha venduto oltre 600 mila veicoli ed è andata a posizionarsi anche dal punto di vista quantitativo in un territorio dove ci sono pochi rivali, a metà fra gli ancora più esclusivi marchi come Porsche e Maserati e i tre giganti tedeschi (Mercedes BMW e Audi) che svettano sullo scenario globale con vendite intorno ai due milioni di vetture l’anno. JLR ha consegnato ai propri clienti 604 mila esemplari, il 16% in più rispetto alle 521 mila dell’anno fiscale precedente (2015-2016).

L’avanzata è spalmata in maniera perfetta con segni positivi in quattro delle cinque “region” in cui il gruppo britannico divide il mercato. L’Europa resta in testa alla classifica con 141 mila unità (+13%), seguita dal Regno Unito (125 mila, +16%), la Cina (stesso volume, ma +32%) e dal Nord America (124 mila, +24%). Segno meno solo per il resto del mondo che in JLR chiamano “overseas”: 89 mila unità, -6%. Jaguar ha avuto l’accelerazione più forte grazie all’arrivo del Suv F-Pace diventato immediatamente il modello più richiesto del marchio. In casa Land Rover è invece la Discovery Sport a svettare davanti alla Evoque; situazione ribaltata in Italia dove la piccola Range è il modello più richiesto con oltre diecimila consegne nel 2016. Gran parte del successo della casa di Solihull va attributo al design, un filone voluto ed impostato da Gerry McGovern che ha ricevuto unanimi consensi in tutti i continenti. Il concept Range Stormer del 2004 ha rotto il ghiaccio anticipando le linee della Range Sport, poi è stata la volta della Evoque che ha fatto nascere il segmento di mercato dei Suv compatti premium.

Quindi, nel 2014, lo show della Discovery Vision Concept ha indicato la direzione che avrebbe preso la nuova famiglia Discovery, una strada che si è poi concretizzata con la Discovery Sport ed ora con la grande Discovery, un’auto che proprio sulle pendici dell’Etna ha mostrato di che pasta è fatta. Tanto spazio, grande versatilità. Soluzioni geniali a bordo per rendere l’utilizzo più vivibile anche a sette persone e poi un superbo 4 cilindri a gasolio che, con soli due litri di cilindrata, è in grado di erogare 245 cavalli accoppiandosi magnificamente con la raffinata trasmissione automatica a otto rapporti. L’ascesa non si ferma qui, in autunno arriverà la Velar che in Italia si è già fatta ammirare alla Design Week a Milano, alla Global Brand alle Eolie e al salone di Torino e la XF Sportbrake. Poi, nel 2018, sarà la volta della Jaguar I-Pace 100% elettrica.
 

 

 

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Domenica 18 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 19-06-2017 21:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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