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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino

Fenomeno Volkswagen: risultati d'oro nell'anno più difficile

L’anno più difficile si è concluso con un esercizio da record. Il gruppo Volkswagen si mette alle spalle gran parte del caso emissioni, ridisegna la propria organizzazione e le strategie future, archiviando risultati finanziari mai raggiunti in precedenza. «Siamo di nuovo in corsa, abbiamo ripreso la direzione - ha dichiarato il ceo di Wolfsburg Matthias Mueller - il 2016 è stato per noi un anno di sfide concluso con un notevole successo. Nel corso della più grande trasformazione nella storia della società, abbiamo gestito il business nel modo migliore, è la dimostrazione della fiducia che hanno in noi i clienti di tutto il mondo».

Il numero uno operativo del Volkswagen Group guarda al futuro: «Abbiamo conquistato la testa della classifica delle vendite e vogliamo restare fra i leader anche nel 2025. L’obiettivo è di essere ai vertici nel fornire servizi per la mobilità sostenibile, vogliamo avere un ruolo di primo piano nel rispetto ambientale, nella sicurezza e nell’integrità. I nostri target prevedono la leadership nell’elettrificazione e nella guida autonoma: entro il 2018 avremmo 10 modelli totalmente a batterie che diventeranno 30 prima del 2025.

Nel prossimo decennio il mondo dell’auto cambierà più di quanto non abbia fatto in un secolo e noi saremo ancora protagonisti». Il top manager che lo scorso hanno ha ricevuto una retribuzione di oltre 10 milioni di euro parla anche di accordi e di alleanze, spiegando meglio anche la posizione nei confronti di Fca: «Non ho mai escluso legami con altri partner, a Ginevra ho solo detto che in questo momento non ho discussioni in corso con Sergio Marchionne. Non ci siamo mai occupati di questo argomento, da quando si è insediato questo cda ha avuto altre cose a cui pensare. Siamo molto interessati ad entrare nel segmento delle vetture economiche e abbiamo raggiunto accordi con partner regionali, in India con Tata Motors, in Cina con FAW e JAC».

Ma le alleanze non sono solo con altri costruttori di auto: «Negli Usa abbiamo raggiunto un’intesa molto importante con Navistar per i veicoli industriali che ci aprirà le porte del mercato americano, stiamo stringendo accordi con produttori di batterie poiché anche in quel settore strategico le nostre ambizioni sono elevate». Mueller conclude sintetizzando la Volkswagen del domani: «Dobbiamo guardare alla nuova mobilità, ma migliorare anche i prodotti attuali, per sostenere gli investimenti è necessario spingere sulle sinergie. Non tutte le decisioni saranno concentrate a Wolfsburg, il nostro gruppo sarà più decentrato, più internazionale e più femminile. I nostri obiettivi sono ambiziosi, ma sostenibili, manterremo quello che promettiamo».

Il ceo passa il testimone a Frank Witter, il responsabile finanziario della grande azienda tedesca che illustra i dettagli del bilancio. Nel 2016 tutti i risultati sono stati superiori alle aspettative, forse un po’ conservativi per le conseguenze del caso emissioni. Le vendite sono cresciute del 4% a 10,3 milioni di unità, i ricavi sono aumentati del 2% a 217,3 miliardi, il risultato operativo prima degli “oneri speciali” (special item) è salito del 14% a 14,6 miliardi con un “ritorno” del 6,7%. Il business delle attività cinesi non è incluso nel fatturato e nel risultato operativo e anche nel lontano paese orientale gli affari sono andati molto bene: le vendite hanno sfiorato quota 4 milioni (+12,2%) con un risultato operativo di 5 miliardi (5,2 nel 2015).

«Tutti i brand sono andati bene, tutti hanno dato un contributo», ha spiegato il responsabile della finanza. Il risultato operativo dopo gli special item (7,5 miliardi di cui 6,4 per il caso emissioni, nel 2015 furono 16,9 miliardi) si è attestato a 7,1 miliardi, il ritorno del risultato operativo passa dal -1,9% a +3,3%. Gli utili dopo le tasse arrivano a 5,4 miliardi dopo il passivo di 1,3 del 2015, il cda proporrà all’assemblea degli azionisti un dividendo di 2 euro per azione. Stabili gli investimenti (12,8 miliardi), mentre la liquidità si rafforzata da 24,5 a 27,2 miliardi.

Di rilievo i target 2017: vendite ancora in leggera crescita e ricavi in aumento fino al 4%. «Skoda ha una redditività da brand premium, Porsche la più alta in assoluto nel settore dell’auto», ha dichiarato soddisfatto Mueller. Il ritorno del risultato operativo per Praga è salito dal 7,3% all’8,7%, per Stoccarda dal 15,8% al 17,4%.

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Mercoledì 15 Marzo 2017 - Ultimo aggiornamento: 14:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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