La nuova Nissan Leaf

Nuova Leaf, Nissan traccia la strada nell'innovazione della mobilità elettrica

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo
  • 43

TOKYO - La Nissan Leaf si rinnova con l'obiettivo di consolidare la leadership del marchio nipponico, e più in generale dell'Alleanza sovranazionale di cui fanno parte anche Renault e Mitsubishi, nel campo della mobilità elettrica che proprio la Leaf ha contribuito a far uscire in molti Paesi – tra i quali purtroppo non rientra l'Italia – dal novero delle realtà pionieristiche e sperimentali per proporsi come alternativa concreta e credibile ai sistemi di propulsione convenzionali.
 

 

La seconda generazione della «madre di tutte le auto elettriche» (non è soltanto la più venduta, con 283.000 clienti conquistati dal 2010, ma anche la più longeva del panorama mondiale») nasce nel segno di una parola d'ordine che ne compendia la filosofia: intelligenza. Il fulcro della «Nissan intelligent mobility», cioè la visione del futuro dell'automobile e della mobilità individuale secondo il costruttore di Yokohama. Intelligent Power, Intelligent Driving e Intelligent Integration sono infatti i tre cardini attorno ai quali si è articolato il lavoro dei progettisti, il filo rosso che collega tutti i contenuti innovativi – e sono davvero tanti – della vettura.
 

 

L'intelligent power trova espressione nel nuovo motore di gran lunga superiore al precedente. Non solo, infatti, mette a disposizione più cavalli (passati da 109 a 150) e una coppia massima – disponibile da subito come è la norma per la propulsione a batterie – lievitata da 254 a 320 Nm, ma soprattutto esorcizza quell'ansia da autonomia che rappresenta uno dei principali ostacoli alla diffusione dell'auto elettrica. La berlina Nissan garantisce infatti 378 km di percorrenza a emissioni zero, secondo il nuovo ciclo di guida europeo. E nel 2018 ne arriverà una versione con motore più potente e batteria di maggiore capacità.

Intelligent driving è invece l'etichetta che accomuna l'articolata ed evoluta pattuglia dei sistemi di assistenza alla guida. Ne fanno parte tra l'altro il ProPilot, che funziona tra i 30 e i 144 km orari mantenendo automaticamente la distanza di sicurezza e l'auto al al centro della corsia di marcia. La sua implementazione ProPilot Park si avvale di 12 sonar e 4 telecamere per effettuare in modo completamente automatico la manovra di parcheggio. Infine l'e-Pedal consente in pratica la guida a un solo pedale, grazie alla capacità di rallentare l'auto fino all'arresto completo semplicemente rilasciando l'accelerazione.

L'Intelligent Integration, infine, risponde a un'esigenza tipica della «cultura elettrica» nipponica. Grazie alla tenologia V2G (vehicle-to-gride) prevede la possibilità di una scambio bidirezionale di energia, attribuendo all'automobile la capacità di restituire – in caso di necessità – la carica in eccesso alla casa, all'ufficio o alla stessa rete elettrica pubblica.

A concludere la panoramica delle caratteristiche della nuova Leaf, che è lunga 4.480 mm (30 in più del modello attuale) concorrono il look ispirato al concept Ids svelato al Motor Show di Tokyo del 2015 e il rinnovato aspetto del display Tft da 7 pollici che rende più immediata la comprensione di alcune funzioni chiave come quelle relative ai dispositivi di sicurezza, allo stato di carica della batteria e alle informazioni relative alla navigazione.
 

  • condividi l'articolo
  • 43
Mercoledì 6 Settembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 20:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
2 di 2 commenti presenti
2017-09-06 09:23:33
Il vero problema è che in Italia, le colonnine per strada: - sono troppo poche - ci si parcheggiano davanti le auto a benzina - non funzionano - sono rotte - hanno 65453416 tipi diversi di presa - hanno 3541564 tipi diversi di voltaggio.... e altri mille problemi infrastrutturali che non c'è la volontà politica di risolvere.
2017-09-08 12:06:03
Costa poco meno di una Smart elettrica, ed è una macchina vera. La Smart elettrica dovrebbe costare 13/14 mila € invece di 23 mila. Mi sono sempre chiesto perché una piccola utilitaria da 10mila € se diventa elettrica debba costare il doppio. Ma quanto costano il motore elettrico e le batterie? Penso 4/5 mila €. Allora perché questi prezzi?