La nuova Mercedes Classe B a metano durante il rifornimento

La Mercedes B ora è anche a metano:
come fare il pieno spendendo la metà

di Giampiero Bottino
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MILANO - Fare il pieno spendendo la metà. Un'ipotesi troppo allettante anche per chi, come chi compra le auto con la Stella a tre punte, in genere non è «sospettato» di dover stare troppo attento alle spese. Eppure si tratta di una promessa che arriva proprio dalla Mercedes.

Economia ed ecologia.
La prossima new entry nella famiglia della Classe B, annunciata al debutto al Salone di Parigi, è infatti la B200 Ngd (Natural gas drive) alimentata a metano. Una soluzione che non solo comporta un risparmio sui costi del carburante superiore al 50% rispetto a un'analoga auto a benzina, ma riduce di un 16% abbondante le emissioni di CO2 nei confronto di un altro modello anch'esso accreditato di eccellenti performance ambientali, e cioè la B200 BlueEfficiency a benzina. I valori assoluti, nel ciclo combinato Ue, parlano di 115 g/km di CO2: livello decisamente apprezzabile per un'auto dalla rispettabile potenza di 156 cv. Una soluzione che, tra l'altro, permette alla vettura di rientrare nella classe di efficienza A+ e di rispettare con largo anticipo la normativa Euro 6 che entrerà in vigore nel settembre 2014.

Una primizia.
La B 200 Natural Gas Drive è il primo modello della famiglia a presentare la struttura modulare della carrozzeria definita «Energy space». Si tratta di un pianale che, sdoppiandosi sotto il sedile posteriore, mette a disposizione un'intercapedine abbastanza grande per accogliere tre serbatoi di metano (uno grande e due piccoli) dalla capacità complessiva di 125 litri di metano, pari a circa 21 kg. Una soluzione che permette di mantenere invariata la capacità del bagagliaio.

Le performance.
La vocazione verde non impedisce però alla B200 a metano di difendersi più che onorevolmente sul fronte delle prestazioni. La velocità massima tocca i 200 km orari, mentre l'accelerazione 0-100 richiede 9,1 secondi se la vettura dispone del cambio automatico 7G a doppia frizione, mentre se il cambio è manuale i secondo diventano 9,2. Per aggirare le relativa rarefazione degli impianti stradali di distribuzione del metano, la a vettura è dotata di un piccolo serbatoio di benzina da 12 litri al quale si passa automaticamente in caso di esaurimento della scorta di gas. Poiché il passaggio da un carburante all'altro è affidato all'elettronica di bordo e non alla decisione del conducente, sono previsti dei vantaggi fiscali rispetto ai veicoli bi-fuel convenzionali. Pertanto, nel caso in cui quello del gas sia vuoto(e questo puà avvenire dopo circa 500 km di percorrenza), la vettura passerà automaticamente e direttamente all'alimentazione tradizionale.

I conti in tasca.
Per tradurre in una lingua alla quale tutti sono sensibili i vantaggi di questa forma di alimentazione, alla Mercedes hanno pensato bene di quantificare le conseguenze della scelta sui portafogli degli automobilisti. Per una percorrenza di 100.000 km il risparmio sul costo del carburante è di circa 7.000 euro nei confronti di un analogo motore a benzina, e di 3.600 euro rispetto a un diesel. E gli incentivi previsti nel Decreto Sviluppo per il 2013 potrebbero ulteriormente dilatare questa convenienza.

Pronta per il futuro.
La B 200 Natural Gas Drive, che si distingue dagli altri modelli della famiglia soprattutto per il paraurti anteriore che integra le fasce a Led con funzione di luci diurne, guarda avanti. Oltre che con il metano minerale, infatti, può essere alimentata a biogas e perfino a gas ottenuto dallo sfruttamento della corrente prodotta in eccesso dalle centrali solari ed eoliche, nel qual caso si potrebbe parlare di vettura a emissioni zero. In Italia sarà messa a listino con un prezzo nell'ordine dei 30.000 euro.

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Domenica 16 Settembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 01-03-2013 15:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA